Ieri, alle ore 12.15, su linea 112NUE, perveniva una telefonata con richiesta di intervento da parte di una 31enne romana, la quale riferiva di aver ricevuto uno schiaffo dal compagno, un 28enne tunisino, durante una lite all’interno di un residence in viale Pomezia 4, ove i due erano alloggiati. Giunti sul posto i poliziotti notavano in strada, all’incrocio con viale Regina Margherita, una coppia che discuteva verbalmente. La donna, notandoli, con un gesto della mano chiedeva agli operatori di avvicinarsi, mentre l’uomo, continuava a gesticolare con la mano come a chiederle perdono. Sin dal primo momento, mentre la ragazza appariva piuttosto calma e rassicurata dalla presenza dell’equipaggio di volante intervenuto, il ragazzo si mostrava chiaramente agitato continuando più e più volte ad avvicinarsi alla fidanzata ed ai poliziotti, con fare minaccioso. Mentre uno degli operatori raccoglieva le generalità delle parti, e tentava di farsi raccontare dalla donna quanto era precedentemente accaduto, il collega rimaneva impegnato con il 28enne tunisino invitandolo ripetutamente ad allontanarsi dalla compagna ed a calmarsi. Dalle ricostruzioni è emerso che nella mattinata, al culmine di una lite verbale avvenuta per motivi di gelosia, il compagno improvvisamente colpiva la donna con una fortissima manata alla parte sinistra del viso, motivo per il quale, impaurita, la 31enne chiedeva l’intervento della Polizia di Stato.
Nel momento in cui la giovane si stava recando verso l’hotel con l’intento di ritirare i propri effetti personali dall’appartamento del residence in cui alloggiavano e quindi di far ritorno presso la propria abitazione, il 28enne iniziava a correre verso lei, urlando alcune frasi incomprensibili. Temendo che l’uomo potesse procurare altre lesioni alla compagna, uno dei poliziotti si poneva nuovamente tra l’uomo e la donna, invitandolo ad attendere sul posto unitamente agli operanti e convincendolo, verbalmente, a desistere dal suo atteggiamento. Dopo pochi istanti però il tunisino, che in un promo momento assecondava gli operanti, si agitava ulteriormente scattando verso residence ove era presente la donna. Prontamente bloccato dagli operatori tentava di divincolarsi dalla presa con strattonate, urlando frasi senza senso, cercando di attirare l’attenzione dei passanti ed aggrappandosi ad un palo della segnaletica stradale sempre con l’intenzione di sottrarsi alla presa. Con non poca fatica a causa delle continue sbracciate del reo, i poliziotti riuscivano ad interrompere la sua azione violenta nei loro confronti, potendolo assicurare a bordo dell’autovettura di servizio. In queste fasi, mentre si divincolava con forti strattonate, l’uomo provocava una distorsione al polso sinistro di uno degli agenti con prognosi di 5 giorni, oltre a varie escoriazioni alla mano sinistra dell’altro poliziotto con prognosi di un giorno. Per la condotta posta in essere dal 28enne quest’ultimo è stato tratto in arresto per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. Da più approfonditi accertamenti è emerso che l’uomo, regolare sul territorio italiano, era stato colpito dal divieto di avvicinamento nei confronti della ex moglie, per le violenze subite nell’arco dei 4 anni di convivenza.
Al termine della compilazione degli atti di rito l’uomo è stato è stato associato presso la locale casa circondariale e sanzionato per inottemperanza alla normativa COVID in quanto per tutto l’arco dell’intervento, nonostante i ripetuti solleciti rifiutava di coprire le vie respiratorie con l’apposita mascherina.