Festa d’apertura d’anno per le scuole pubbliche paritarie della Fondazione Karis. Edizione on line rispetto al tradizionale appuntamento in presenza a cui partecipano da sempre i 1.200 studenti, dagli asili fino ai licei, e i loro genitori. Nella sala del teatro Teatro Tarkovskij protagonisti della cerimonia sono stati, infatti, solo i 64 maturandi di liceo classico, scientifico e linguistico: 35 ragazze e 29 ragazzi. Insieme agli auguri e gli auspici di monsignor Francesco Lambiasi, Vescovo di Rimini, per una grande finale del ciclo di studio delle superiori, arriva anche l’annuncio Karis di un’importante intervento di sostegno straordinario della Conferenza Episcopale Italiana (CEI), nei confronti di nuclei familiari con reddito ISEE fino a 20 mila euro l’anno. A ognuna di loro la CEI versa una borsa di studio di 2 mila euro destinati a consentire la frequenza dei figli a medie e licei delle scuole pubbliche paritarie. Un aiuto che raggiunge 120 nuclei familiari di giovani iscritti alle scuole Karis, di Rimini, Riccione e del loro territorio.
“Noi ci consideriamo e cerchiamo di essere ogni giorno una comunità educante. Una bimba o un bimbo sono il dono più grande non solo per i loro genitori, ma per tutti noi. Per questo da sempre la Fondazione Karis si fa carico delle necessità di chi ha un reddito non elevato, ma esercita il diritto di scegliere una scuola paritaria per l’educazione dei propri figli. Lo facciamo con discrezione, attenzione, con l’aiuto di chi ci sostiene, di chi ha di più e pensa che l’educazione sia il bene comune più importante. La drammatica crisi economica scatenata dalla pandemia ha reso non più sufficienti le risorse che la Fondazione utilizza abitualmente per rendere accessibili a tutti le nostre scuole”, spiega la presidente Fondazione Karis, Lucia Zanotti.
“Siamo di fronte al combinato disposto di crollo del reddito di molte delle famiglie delle nostre scuole e a un aumento enorme dei costi di gestione di istituti e didattica. Pensiamo solo alla sfida di dotare ogni ragazzo di medie e licei di un PC personale da usare a scuole e a casa”, sottolinea invece Stefano Casalboni, direttore generale di Fondazione Karis e consigliere consorzio EDUCO - Il diritto di scelta del percorso educativo è tale solo se riesco concretamente a esercitarlo. Le 20mila borse di studio stanziate dalla CEI, già nello scorso luglio, oggi mettono moltissime famiglie in grado di tradurlo in pratica a Rimini e in tutta Italia. E non si tratta di un obolo e mera carità. È investimento nel futuro di tutta la collettività. Gli studenti di oggi devono entrare domani nel mondo del lavoro dopo percorsi educativi e formativi di alto profilo. Tra l'altro, si troveranno sulle spalle un debito pubblico ancora più grande, auspicabilmente ‘buono’, da gestire. Ma abbiamo il dovere di metterli nelle condizioni di poterlo fare con successo, di diventare così vero valore aggiunto per lo sviluppo del Paese. È questo - ha concluso Casalboni - l’autentico significato dell’iniziativa, senza precedenti, della Conferenza Episcopale e di cui la ringraziamo”,
(Nella foto: da sx Stefano Casalboni direttore generale di Fondazione Karis, Vescovo Francesco Lambiasi, Paolo Valentini, direttore scolastico Fondazione Karis)