Dicono sia il caldo e che ad agosto queste cose si ripetono periodicamente. Altri sostengono presunte malattie psicologiche di fonte alle quale, se vere, servirebbero cure appropriate e non pericoloso abbandono. Per noi, invece, non esistono attenuanti rispetto a ciò che è successo al Bagno 23 di Riccione. Ed è comprensibile la reazione di chi c'era perché di questi personaggi non se ne può davver più.
Secondo quanto ricostruito un iono di 59 anni, riccionese di residenza ma cattolichino di nascita, si è mostrato come la sua povera mamma l'ha fatto davanti ad una bambina di 10 anni in pieno giorno e incurante di ciò che ha fatto. E' scappato velocemente, ma non soddisfatto è tornato sul posto forse per ripetere l'abomimevole e schifoso show riuscito poco prima. Ma lo hanno riconosciuto e qualcuno lo ha bloccato riempiendolo di botte. Il minimo, direte. Pensate se fosse stata vostra figlia la vittima di queste nefandezze.
I carabinieri di Riccione, che qualcuno ha chiamato, hanno evitato il peggio e lo hanno portato via traendolo in arresto con l'accusa di atti osceni in danno di minori. Si è scoperto così che si era in presenza di un autentico maniaco, non nuovo a fatti di tale gravità, sottoposto alla sorveglianza speciale (di chi? e quando?) con l’obbligo di soggiorno nel Comune di Riccione e la prescrizione di non avvicinarsi a luoghi abitualmente frequentati da minorenni. Prima di Riccione, si era "esibito" anche a Misano al Bagno 57. Volete sapere com'è finita? Il giudice lo ha perdonato, evitandogli il carcere e disponendo gli arresti domiciliari. Troppo poco, permetteteci