Domenica 14 luglio, dalle 10.00 alle 13.00 presso il Centro Lago Riviera a Viserba Monte, Solo Danza con Claudio Gasparotto (nella foto), nell’ambito del percorso laboratoriale Training Essenziale, Movimento Centrale Danza & Teatro propone un atelier dedicato alla creatività attraverso un training sensoriale basato su domande, proposte e immagini da tradurre con il movimento. Come afferma Claudio Gasparotto: “Sono dell’idea che il corpo sia il maestro e la danza l’arte nella quale il corpo può esprimersi nella sua purezza”. Danzare come pratica per espandersi liberi da vincoli esterni prendendo le mosse da brevi partiture gestuali invece che dal componimento musicale o dal tessuto drammaturgico. Continua Claudio: “Per danzare dobbiamo liberarci dal giudizio e dalle preoccupazioni di fare bene. Il nostro corpo si muove grazie al sistema nervoso e questo, a sua volta, funziona perfettamente anche senza alcun pensiero razionale”. In effetti, ascoltare il proprio corpo è la cosa più difficile. La nostra mente, il nostro atteggiamento, le nostre preoccupazioni influenzano il nostro modo di muoverci e possono ostacolare l’emergere di quello che siamo veramente. L’errore più frequente è quello di pensare appena prima di iniziare a muoversi e poi danzare pensando. L’età anagrafica, il fisico, e tutto quello che consideriamo ostacoli e difetti possono essere trasformati in
opportunità, perché è il nostro corpo che decide come renderci armoniosi, e non le regole. Dunque l’unica regola è smettere di pensare, ascoltare il corpo e le articolazioni per dare “voce” a qualcosa di più profondo di quello che è la nostra persona nella vita quotidiana, far uscire qualcosa che sta nelle profondità del nostro Io, qualcosa a cui il pensiero razionale non può arrivare e che è sicuramente più interessante di una sequenza di passi già conosciuti. È difficile spiegare con le parole, perché la danza è corpo e mente nel qui e ora. Non si tratta di capire ma di sentire. Come spiegare quello che non può essere detto? Semplicemente danzando liberi dall’ansia da prestazione e in modalità di puro istinto. Allora anche un errore può aprire la porta all’inedito.
Roberta Sapio
(foto di Cristina Ferretti)