Un medico di base e il Coronavirus. Ne parliamo con il dottor Marco Casadei, due ambulatori a Bellaria Igea Marina, conosciuto non solo negli ambienti medici. “Noto – dice- una certa confusione sull’argomento. Bisogna distinguere da una parte l’aspetto medico ovvero come si trasmette il viru s e dall’altra la psicosi che riguarda l’aspetto sociale”.
Sarà per il tipo di malattia, non crede?
“Questa malattia virale non è una malattia maligna, non è come l’ebola per intenderci. Il contrario. Non voglio per questo dire che sia simile all’influenza, ma siamo nei numeri di poche decine di morti in Italia mentre l’influenza ne provoca certamente di più”.
Da addetto ai lavori come ha studiato il virus?
“Premetto che nessuno dei miei pazienti è finora risultato contagiato. Il virus si diffonde molto velocemente. Il Servizio sanitario attualmente fa fatica a gestire questa emergenza anche perché, non dimenticate, le altre malattie tipiche della stagione ci sono sempre”.
I rimedi?
“Per interrompere la catena di trasmettibilità bisogna interrompere i rapporti tra le persone, seguire con scrupolo ed attenzione quello che dice la comunità scientifica. Evitare il contatto fisico è la prima regola. Lavarsi le mani frequentemente con prodotti specifici viene subito dopo”.
E il medico di base?
“Se io individuo un caso lo segnalo immediatamente all’Ufficio Igiene dell’Ausl. Se ci sono sintomi più gravi chiamo il 118 che trasferisce il paziente agli infettivi. Ma non è semplice. Bisogna aspettare almeno 5-6 giorni per capire se tosse (secca, non con catarro), febbre e mal di gola possano essere riconducibili al Coronavirus. Potrebbero anche essere semplici mali di stagione e nulla di più. Mai andare comunque al Pronto Soccorso”.
C’è qualcosa che può essere d’aiuto dall’alto della sua esperienza?
“Sembra che sia un virus termosensibile. Tutto ciò che è caldo è nemico di questo virus. Quindi bere bevande calde a 27-28 gradi 2-3 volte al giorno potrebbe essere un rimedio”.
vitt. pie.