Il patrimonio di Museo e Biblioteca di Cattolica sempre più a portata di click. Prosegue l’attività di digitalizzazione e fruizione del capitale culturale della città grazie a un progetto congiunto tra Museo della Regina e Centro Culturale Polivalente, in collaborazione con il Dipartimento di Beni Culturali dell’Università di Bologna, con il quale hanno partecipato a un bando regionale e ottenuto un finanziamento di oltre 44mila euro. In particolare, per quanto riguarda il Museo della Regina, saranno creati contenuti digitali relativi alla Stele Daunia e una nuova installazione digitale all’interno dell’attuale percorso espositivo della Sezione di Archeologia sulla nascita del borgo in età medievale, sugli sviluppi in età moderna e sul patrimonio ipogeo cittadino tramite StoryMaps e virtual tours. In Biblioteca si lavorerà invece alla catalogazione, digitalizzazione e valorizzazione di alcuni dei manifesti di pubblica utilità che compongono il Fondo di Grafica nato con la prima Biennale della Grafica, organizzata a Cattolica nel 1984, e dedicata al tema “Propaganda e cultura: indagine sul manifesto di pubblica utilità dagli anni 70 ad oggi”. A distanza di 40 anni da quella esposizione, una prima parte dei manifesti di grafica nazionale e internazionale del Fondo saranno digitalizzati e catalogati nell’opac Imago per essere poi valorizzati tramite una storymap tematica.
“Continuiamo a investire in forme di promozione e valorizzazione del patrimonio culturale della città – spiega l’Assessore alla cultura Federico Vaccarini – La digitalizzazione guarda alle nuove generazioni e ci permette di portare alla luce e far conoscere una parte ancora più ampia dei nostri beni storici e artistici con una modalità che li rende accessibili a chiunque. Merito del gran lavoro del personale dei servizi culturali del Comune di Cattolica che ha realizzato un progetto completo e strutturato risultato ancora una volta vincitore di un bando regionale”.
“Credo che il progetto d’interconnessione e grande sinergia tra gli Istituti culturali cattolichini intrapreso da alcuni anni - prosegue Simonetta Salvetti direttrice dei Servizi culturali - stia portando grandi e preziosi risultati alla nostra città e sicuramente questo progetto e il relativo riconoscimento confermano da una parte la bontà della scelta intrapresa e dall’altra rappresentano la grande opportunità di valorizzazione, ma soprattutto di immediata condivisione di materiali non sempre facilmente disponibili”.
“Si tratta di una grande opportunità per migliorare la conservazione e la fruizione di un ricchissimo patrimonio cittadino che talvolta non è accessibile per mancanza di spazi, risorse e competenze tecnologiche specialistiche – spiega la direttrice del Museo della Regina, Laura Menin -. La digitalizzazione offre importanti possibilità in tal senso e il Settore patrimonio della Regione Emilia-Romagna ne ha colto in pieno le potenzialità decidendo di investire risorse in questo ambito”.
“Un’occasione unica – interviene la direttrice del Centro Culturale Polivalente Cristina Bambini – per scoprire e rendere fruibile al grande pubblico una parte del patrimonio documentale locale, conservato al Centro Culturale Polivalente, davvero unico e alimentare così, attraverso il digitale, un’idea di biblioteca sempre più interconnessa, inclusiva e innovativa”.
Il progetto con cui il Museo della Regina e CCP-Biblioteca hanno partecipato al bando Ricerca, Innovazione e Competitività e Digitalizzazione Azione 1.2.2 Sostegno alla trasformazione e allo sviluppo digitale della cultura: interventi sulle Digital Humanities si intitola “Il patrimonio culturale nascosto di Cattolica. Digitalizzazione e fruizione pubblica di nuclei informativi e documentari del Museo della Regina e della Biblioteca Comunale”. Ha ottenuto oltre 44.000 euro di finanziamento, pari all’85 per cento dell’importo complessivo, con l’obiettivo di avviare strategie innovative e sostenibili nel tempo relative alla conservazione, salvaguardia, digitalizzazione e valorizzazione informazioni storiche, archeologiche, documentarie, biblioteconomiche che per differenti motivi non sono disponibili alla fruizione, in quanto non catalogate, non digitalizzate, non esponibili in percorsi di visita museale oppure non sono pienamente fruibili. L’accordo con l’Università di Bologna consentirà di coinvolgere studenti, dottorandi e ricercatori di FrameLab: Multimedia & Digital Storytelling, i quali lavoreranno fianco a fianco al personale del Museo e della Biblioteca consentendo così di implementare e rendere sostenibile il progetto nel tempo.