Teatro Galli: Finale di stagione col botto

Si è conclusa all'insegna del tre in uno la bella stagione teatrale del Galli. Si può tranquillamente affermare, infatti, che Lazarus , opera teatrale di David Bowie ed Enda Walsh, portato in scena da Manuel Agnelli per la regia di Valter Malosti, rappresenti un trittico dove si intrecciano musica, danza e recitazione. La voce potente di Agnelli, il cui tessuto, come afferma lo stesso artista, è simile a quello di Bowie, così come quella dolcissima di Casadilego, legate dalla danza della brava Michela Lucenti , dalla qualità musicale degli artisti che incorniciano il palco suonando dal vivo, risultano perfettamente equilibrati dall'ottima regia di Malosti. Alla fine il pubblico non si è risparmiato nel prolungare gli applausi. Una stagione teatrale decisamente apprezzabile, nella quale si è distinto il sempre bravissimo Umberto Orsini che, incurante due suoi 89 anni, ha affrontato per la terza volta nella sua carriera di attore, uno dei più grandi romanzi di Fedor Dostoewskij : I Fratelli karamazov, regalando al pubblico un monologo di un'ora, da assoluto mattatore del palcoscenico. Durante la stagione abbiamo potuto apprezzare opere immortali come ASPETTANDO GODOT di Beckett e LA PESTE di Camus, o classiche come UNO SGUARDO DAL PONTE di Miller, alternate ad altre divertenti come MARITO INVISIBILE della brava coppia  Monti Massironi. A completare la stagione alcune opere che trattano temi sociali, tra cui L'Oreste e Miracoli Metropolitani. Insomma una programmazione all'altezza del nostro bellissimo Teatro che rende piena di fiducia l'attesa per la prossima stagione. S.B.