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Cronaca 12:36 | 04/07/2021 - Riccione

Terrore e rapine: 4 albanesi ed un serbo arrestati in viale Ceccarini

Nella tarda serata di ieri i Carabinieri della Sezione Operativa del N.O.R. di Riccione hanno messo fine alle scorribande di un gruppo di rapinatori professionisti, in trasferta dalla provincia di Modena. Intorno alle 23:00, la Centrale Operativa è stata allertata dalla chiamata di un gruppo di giovanissimi turisti bolognesi, i quali hanno raccontato di essere stati avvicinati da una banda di stranieri mentre erano intenti a passeggiare in bici sulla ciclabile del Lungomare Repubblica. Un vero blocco umano che li ha costretti a fermarsi e successivamente il terrore: tra spintoni e minacce, il gruppo di aggressori ha costretto i turisti a consegnare un cellulare ed un portafogli contenente 40,00 euro, per poi dileguarsi nel tratto di spiaggia antistante.  Quindi i carabinieri sono giunti immediatamente sul posto ed hanno raccolto una preliminare descrizione della banda avviando le ricerche tra le affollate vie del centro. Immediatamente dopo, lungo viale Ceccarini, i carabinieri del N.O.R. sono riusciti ad individuare il gruppetto e a bloccarlo, nonostante qualche accennato tentativo di dileguarsi tra la gente. Condotti in caserma, i militari hanno appurato che i componenti del gruppo, quattro albanesi ed un serbo, di cui solo due maggiorenni e tre minori, provenienti dal modenese, avevano nei propri zaini tutto l’occorrente per mettere a segno altri colpi: infatti, sono state loro sequestrate tronchesi, mazzette e altri attrezzi da scasso. Quindi è stata eseguita nei loro confronti una perquisizione personale che ha consentito di recuperare tutta la refurtiva e di restituirla ai legittimi proprietari, nel frattempo sopraggiunti in caserma per ricostruire l’accaduto, per fortuna senza conseguenze fisiche per nessuno. Per la banda in trasferta, invece, sono scattate le manette e le competenti Autorità Giudiziarie, rispettivamente di Rimini e quella per i minorenni di Bologna, hanno disposto la traduzione in carcere per i due maggiorenni e l’accompagnamento coattivo in flagranza presso apposite comunità per i minori.