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Cronaca 11:35 | 30/12/2023 - Misano

Tirano sassi dal cavalcavia contro auto in transito. Sono due 15enni, fermati con le pietre in mano dai Carabinieri

Una vecchia storia che si ripete. Giovani che lanciano, senza usare il benchè minimo grammo di cervello, pietre dai cavalcavia dell'autostrada. Questa volta è accaduto sul nostro territorio. Le pietre venivano lanciate contro le macchine che transitavano sul via del Mare, come detto sopra a Misano. Poi questo gruppetto di senza cervello, immortalavano l’azione compiuta con il cellulare. Questi geni sono  due 15enni italiani, colti con le pietre in mano dai Carabinieri. Per loro le ipotesi di reato sono “danneggiamento” e “getto pericoloso di cose”. Ad allertare i militari dell’Arma sono state le denunce presentate da tre persone che, in giorni diversi, si sono presentate alla Stazione dei Carabinieri raccontando episodi analoghi: lanci di sassi sull’auto, con tanto di danni a parabrezza e carrozzeria, appena usciti dalla galleria di via del Mare. Ad allertare gli uomini della benemerita, le denunce presentate da tre persone che, in giorni diversi, si sono presentate alla Stazione dei Carabinieri raccontando episodi analoghi: lanci di sassi sull’auto, con tanto di danni a parabrezza e carrozzeria, appena usciti dalla galleria di via del Mare. I militari hanno così iniziato a monitorare il perimetro e giovedì 28 dicembre hanno individuato i due minori, dalla sopraelevazione di via del Mare, intenti a lanciare indisturbati pietre in direzione delle macchine che percorrevano l’arteria sottostante ma anche contro una vicina cabina elettrica (con conseguenti danni). Fermati e identificati, i 15enni hanno consegnato spontaneamente i propri telefoni sui quali i carabinieri hanno scovato le registrazioni video delle precedenti “bravate”. I due sono stati deferiti in stato di libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale dei Minorenni di Bologna, mentre sono tuttora in corso gli accertamenti finalizzati all’individuazione di eventuali ulteriori co-indagati.

 

La foto pubblicata è di repertorio