Alcuni camper e un piccolo prefabbricato. Sul terreno che hanno acquistato, in zona Colombarina comune di Coriano anche se la strada che passa loro davanti ricade invece nel territorio di Riccione. Siamo alle solite, purtroppo. Un gruppetto di nomadi a ridosso delle civili abitazioni e pioggia di proteste da parte di alcuni residenti. Da anni ormai è così in questa piccola fetta di Romagna. Alcuni, si badi bene, e non tutti. Coinvolti i sindaci di Coriano Mimma Spinelli e di Riccione Renata Tosi, più volte chiamati in causa da chi con i nomadi non riesce a convivere senza che si siano trovate soluzioni tali da accontentarli. I problemi lamentati: schiamazzi notturni fino a tarda ora, ragazzini che fanno i bulletti, auto che viaggiano a velocità sostenuta, rapporti difficilissimi e alto rischio di scontri e litigi perché a questa gente nulla si può obiettare pena reazioni e ritorsioni. Per non dire altro. Spesso e volentieri le forze dell’ordine passano a fare i controlli ma la sostanza non cambia. E allora un gruppetto di residenti ha deciso di uscire allo scoperto, di rendere pubblica la difficile situazione e di chiedere l’osservanza delle regole e delle buone maniere.
“E’ una situazione che ho ereditato da chi governava a Coriano prima di me – commenta il sindaco Domenica Spinelli – risale al 2006 e va gestito nel rispetto delle persone, delle aziende e dei residenti. Sto cercando di trovare una soluzione attraverso incontri con le più alte autorità competenti, presto ce ne sarà un altro, ma anche con i diretti interessati. Ascolto i residenti, ascolto i nomadi e ci sono delle normative che vanno rispettate specie perché nella comunità ci sono minorenni”. Sono una trentina fra tutti nei camper e nella casina. E arrivarono a Coriano dalla famosa rottamazione dei nomadi di via Islanda. Sono passati più di 10 anni, ma i nodi al pettine restano. Doveroso da parte degli enti preposti individuare le modalità perché tutto si sistemi. Al più presto.