Il governo, a marzo dello scorso anno, ha annunciato l’erogazione di 700 milioni per nuovi nidi (Decreto Interministeriale del 22/03/2021), assegnando un punteggio sull’innovazione agli enti che avrebbero presentato un progetto per l’edificazione di nuove strutture scolastiche. Tre di questi sono stati assegnati al Comune di Rimini, che ha partecipato presentando un progetto innovativo di grande impatto didattico e organizzativo, un vero e proprio “Polo per l’Infanzia” (formato da nido e scuola per l’infanzia, età 0-6), dotato di spazi comuni e flessibili per atelier, laboratori e varie attività, quale riqualificazione della scuola di infanzia comunale Il Galeone e del nido Peter Pan, a Viserba. Si tratta di una struttura all’avanguardia che riunirà i due fabbricati, ribattezzati “il Galeone di Peter Pan”, dotata di un’area e di un’importante spazio verde condiviso con un giardino che diventerà anche un’aula all’aperto con spazi destinati all’apprendimento. Spazi che potranno essere sfruttati anche fuori dall’orario scolastico, nell’ottica di una scuola che si apre alla comunità, dove si potranno incontrare i bambini ma anche i genitori, per una socializzazione che non sia limitata solo alle funzioni della scuola. Una nuova concezione degli spazi quindi, progettati in modo inclusivo cioè in modo che possano essere fruiti davvero da tutti, senza nessun tipo di barriera. Una scuola inclusiva, moderna e aperta alla vita di un intero territorio.
C’era ancora bisogno dell’approvazione del Miur e della Regione Emilia Romagna, che il 6 ottobre, finalmente, ha deliberato l’istituzione del polo.
“Ora che abbiamo anche la delibera della Regione – spiega Chiara Bellini, Vice Sindaca con delega alle politiche per l’educazione - è per noi una vera festa. Ora ci aspetta il lavoro di progettazione didattica con il coinvolgimento attivo delle maestre e del personale, grazie al quale potremo dotare la città e, in particolare, il quartiere di Viserba, di un polo scolastico per l’infanzia di grande modernità non solo strutturale ma anche concettuale: l’edificio è stato pensato infatti per dare forma alle più recenti riflessioni pedagogiche in termini di spazi e edilizia scolastica. All’aperto, per esempio, non scivoli e altalene ma colline, tunnel, piccoli anfiteatri per vivere gli spazi in libertà e creativamente. La struttura, inoltre, potrà costituire un luogo di aggregazione sociale, un centro culturale e di incontro per bambini, famiglie, abitanti del quartiere anche oltre l’orario scolastico. Proprio in quell’ottica di rivitalizzazione di attività sociali e culturali nei quartieri, di grande beneficio per tutta la città. Dobbiamo dire grazie, per questo, alla solerzia dell’assessorato alle politiche educative, in particolare dell’assessore Mattia Morolli e al dirigente Massimo Stefanini. Quanto a me, seguirò i passi successivi della sua realizzazione e spero presto di avere il privilegio di inaugurare questo nuovo centro scolastico per l’infanzia.”