Anche il Colosseo e i Musei Vaticani hanno acquistato lo "ScanFACE", il nuovo termoscanner - nato da un brevetto "iAccess®" dell'azienda Securitaly di Cesenatico - dotato di un particolare software che utilizza l'intelligenza artificiale per contrastare la diffusione del Covid-19.
Il nuovo dispositivo per il controllo accessi, che verifica la temperatura corporea e la presenza di mascherina sul volto, andrà dunque a "proteggere" dall'emergenza epidemiologica due dei più prestigiosi siti artistici e culturali del pianeta.
In particolare, sono stati ordinati ben trenta "ScanFACE": una parte di questi saranno installati nelle sale dei Musei Vaticani ed un'altra vigilerà sul Colosseo che, dopo lo stop del 9 marzo scorso, dovrebbe riaprire al pubblico il prossimo 28 maggio.
In particolare, la gestione anti-Covid del celebre anfiteatro Flavio è piuttosto complicata visto che, con i suoi 7 milioni e mezzo di visitatori ogni anno, è il sito archeologico più visitato al mondo (davanti al Louvre). Ma anche i Musei Vaticani - seppur collocati in spazi al chiuso - hanno numeri da capogiro (7 milioni di biglietti staccati nel 2019).
Dati che impongono una tecnologia assolutamente affidabile e garantita. Ebbene, lo "ScanFACE" - dopo un'accurata analisi - è stato selezionato come il dispositivo in assoluto più convincente tra quelli attualmente in commercio.
Interamente brevettato a Cesenatico, il dispositivo è un sofisticato strumento preventivo che, se abbinato ad un tornello o ad un varco motorizzato, vieta l'accesso in spazi pubblici a chiunque abbia una temperatura corporea superiore ai 37.5° e a chi, in violazione degli ultimi Dpcm, non indossi la mascherina d'ordinanza. Già nelle scorse settimane, in piena emergenza pandemica, molte aziende di profilo internazionale avevano richiesto lo ScanFACE. Tra queste anche il celebre marchio Lavazza.