Alle ore 1:45 circa al 112 arrivata la segnalazione che in un hotel chiuso per la stagione invernale di Viale Trento, il richiedente l’intervento, nonché proprietario della struttura, riferiva di aver sentito scattare l’allarme della propria struttura ricettizia e di aver visto un soggetto all’interno che stava tentando di asportare qualcosa.
I poliziotti, giunti subito sul posto, hanno potuto notare chiaramente un soggetto straniero che stava cercando di uscire dall’albergo in questione inseguito dal proprietario dell’hotel.
L’equipaggio è riuscito immediatamente ad intercettare l’uomo bloccandolo.
Addosso all’uomo, un 44enne libanese, venivano trovati alcuni arnesi: occultato all’interno della tasca anteriore destra del pantalone un apribottiglie di colore nero con leva togli tappo, all’interno della tasca anteriore sinistra una forcina da disegno modificata per forzare i lucchetti oltre ad un grimaldello multiuso di colore nero contenente sei attrezzi differenti, in più all’interno dello zaino del soggetto veniva rinvenuta una torcia a led frontale.
Una volta assicurato il soggetto all’interno dell’autovettura di servizio i poliziotti hanno cercato di riscostruire la dinamica del fatto apprendendo che alle ore 00:26 il richiedente l’intervento, attualmente domiciliato presso l’albergo, riceveva sul proprio telefono cellulare l’allarme intrusione del quale l’hotel è provvisto, allarme che si specifica essere di tipo volumetrico ossia attivabile solo quando vi è la presenza di qualcuno all’interno della struttura.
A tal punto il richiedente effettuava un controllo partendo dall’ultimo piano notando, ancora al buio, un fascio di luce da torcia che si aggiravano nella struttura.
Si portava quindi al piano interessato, accendeva le luci ed alle successive ore 01:35 notava una porta finestra affacciante sul cortile interno del piano terra aperta che in precedenza era chiusa. L’attenzione del proprietario dell’hotel veniva anche richiamata da uno zaino di colore nero appoggiato sul fianco di un divano della Hall. Non essendo suo lo zaino, il richiedente si avvicinava alla sacca notando rannicchiato dietro al divano, un soggetto straniero, descritto come di possibile etnia del nord Africa alto circa 180 cm indossante un cappotto nero, un berretto nero con stella calzato fino agli occhi ed un paio di pantaloni scuri, il quale, vistosi scoperto da prima tentava di giustificarsi ma, vedendo che l’uomo stava contattando la Polizia di Stato tramite linea 112, il soggetto straniero spingeva il richiedente tentando di guadagnare la fuga uscendo nel cortile dell’albergo inseguito dal proprietario fino all’esterno della struttura dove però veniva subito bloccato dai poliziotti, prontamente intervenuti, che riconoscevano l’uomo come quello descritto dal richiedente l’intervento .
I poliziotti quindi con l’ausilio di un ulteriore equipaggio provvedevano a controllare la struttura alberghiera senza intercettare altri soggetti, notando però sullo stipite della porta finestra d’ingresso adiacente alla finestra trovata poi aperta dal proprietario dei chiari segni di forzatura fatti di recente, in quanto gli stessi risultavano ancora “vivi” al tatto e compatibili con la leva togli tappo del cacciavite rinvenuto sullo straniero. Inoltre la lunghezza dei segni di effrazione corrispondeva con la larghezza di detta leva.
A tal punto il 44enne, irregolare sul territorio italiano e senza fissa dimora e con precedenti per reati contro il Patrimonio, la Pubblica Amministrazione, la detenzione di sostanze stupefacenti al fine di spaccio e l’Immigrazione Clandestina, è stato tratto in arresto e nella mattina odierna sarà sottoposto a processo con rito direttissimo.