I rappresentanti dell’amministrazione comunale di Riccione e delle organizzazioni sindacali confederali si sono incontrati per discutere e approfondire le principali tematiche di interesse sul Bilancio 2021. Dall'incontro è scaturito un accordo firmato da tutte le sigle sindacali CGIL-CISL-UIL. E anche per il 2021, il Bilancio del Comune di Riccione è l’unico in provincia ad essere stato firmato da tutte le sigle sindacali. In particolare nel documento sottoscritto tra amministrazione e CGIL-CISL-UIL si fa riferimento alla salvaguardia del sistema di welfare anche in relazione alle ripercussioni che sta avendo il Covid 19 sul tessuto economico del territorio. "In un quadro economico e sociale in continuo mutamento - si legge nell'accordo tra Comune di Riccione e sindacati -, sarà evitato ogni arretramento nella spesa sociale a contrasto delle povertà e verranno messe in campo tutte le possibili azioni a sostegno delle famiglie". In quest'ottica i sindacati hanno accolto favorevolmente il congelamento delle tariffe per i servizi a domanda individuale, il congelamento dell'adeguamento Istat, così come la conferma degli sconti sulla TARI e le aliquote bloccate sull'Imu e la sulla Cosap. Per l'imposta di soggiorno, vengono confermate le tariffe, le esenzioni e le agevolazioni ordinariamente previste per il 2020. E si conferma la cancellazione per Riccione dell’addizionale comunale Irpef. Entro il primo semestre del 2021, sindacati e amministrazione si incontreranno nuovamente per la messa a punto del bando relativo alle agevolazioni TARI, che prevede un fondo flessibile pari ad euro 250.000, affinché si possa procedere in modo efficace a sostenere le famiglie a basso reddito, famiglie numerose, portatori di handicap, disoccupati e anziani.
“Anche quest'anno il Bilancio del Comune di Riccione è stato firmato da tutte le sigle sindacali - ha detto l’assessore al Bilancio, Patrimonio, Partecipate e Personale, Luigi Santi (nella foto) -Siamo molto contenti dell'accordo sottoscritto con CGIL-CISL-UIlL. In particolar modo oggi che le comunità si trovano a dover fare i conti con la pressione dell'epidemia sulla tenuta del tessuto sociale. L'attenzione che abbiamo avuto nei confronti delle fasce più deboli, la velocità con la quale abbiamo integrato i fondi per i buoni spesa, la gratuità messa in campo nei mesi più difficili per le aziende, mantenendo alto il livello dei servizi e continuando ad investire risorse nelle opere pubbliche, sono stati gli elementi fondanti del nostro piano economico”.