Ha preso avvio nel quadrante del centro storico compreso tra Castel Sismondo, Cinema Fulgor e Teatro Galli, il progetto “Temporary Urban Garden”, l’intervento che accompagnerà, tramite installazioni temporanee di arredo urbano e verde, il percorso che porterà alla realizzazione della nuova Piazza Malatesta. Verde e public art diventano così protagonisti di spazi, ruolo e senso nell'area che vedrà la nascita del futuro Museo internazionale Federico Fellini, luoghi indoor e outdoor, in cui la Meraviglia verrà trasportata nella quotidianità dalla tecnologia, spazi urbani in continuo movimento in cui la riscrittura urbana seguirà il filo conduttore della creatività. Una dimensione condivisa dunque, in cui Rimini potrà ritrovare il proprio spazio per arte, cultura e relazioni tra persone e nel contempo a rispondere a esigenze di flessibilità funzionale e spaziale. La piazza infatti non solo ospiterà i dispositivi verdi dedicati alla sosta e al relax ma accoglierà, in base alle necessità del momento, l'area playground dai toni felliniani, strutture temporanee diffuse, manifestazioni per la Città (tra queste alcuni concerti e occasioni della Sagra Malatestiana) fino alla trasformazione definitiva di Piazza Malatesta.
L'intervento "Temporaty Urban Garden" che ha preso avvio diventa dunque in una sorta di work in progress e restituzione di aree riqualificate per la Città, che ha avuto un primo momento nella realizzazione dell’intervento denominato”Temporary Green Square”, realizzato nell’ottobre scorso nello spazio tra il Castello e il Teatro Galli e da allora usufruito dalla Città come luogo di incontro e di socializzazione.
“Attraverso un'attività di coordinamento con le imprese sul territorio e il supporto della società Anthea – spega l’assessore ai Lavori pubblici Jamil Sadegholvaad – abbiamo ritenuto opportuno già da ora intervenire in questo luogo nel quadro dell’attività di riqualificazione decoro e rifunzionalizzazione di aree pubbliche, di miglioramento del verde urbano e delle dotazioni a servizio degli spazi pubblici della città, inserendo così l'"Urban Garden" all'interno di un’unica visione in cui la scelta dei materiali e degli elementi verdi rimarrà armonica e omogenea, con la soddisfazione di aver previsto il riutilizzo e la successiva messa a dimora all’interno delle aree verdi della città del “materiale verde” che sarà utilizzato “temporaneamente”.