L’impatto della pandemia sulle economie anche locali è ancora difficilmente quantificabile nella sua dimensione reale ma certo è che la sua planata su sistemi ad alta incidenza turistica sarà più forte che su quelli a trazione industriale più convenzionale. “L’orizzonte della cosiddetta Fase 2 (graduale ripartenza) – hanno detto questa mattina in conferenza stampa l’assessore alle Attività economiche Jamil Sadegholvaad e l’assessore al Demanio Roberta Frisoni illustrando le idee che il Comune di Rimini sta mettendo in campo per la cosiddetta “Fase 2” - e quelle successive si preannuncia inedito per il tessuto socioeconomico riminese e per le sue imprese e aziende. Per questo occorre già oggi pensare a forme di sostegno e di accompagnamento alla ripresa economica fuori dai classici schemi, strettamente intrecciati alle modalità stesse che verranno stabilite dal Governo in ordine alla riapertura dei pubblici esercizi attraverso primariamente il rispetto di nuove forme di distanziamento fisico.”
‘Rimini Open Space’ è il programma di opportunità per le attività e i pubblici esercizi del territorio che offre un nuovo modo di vivere la città, ‘allargandone’ gli spazi, consentendo il distanziamento e relazioni in sicurezza e dando più certezze per la ripresa a più di 2.000 attività che, direttamente o da indotto, danno lavoro a oltre 20 mila persone. In sintesi ecco le proposte di ‘Rimini Open Space’:
SPIAGGIA. Fruibilità con delivery (pranzo e cena sotto l’ombrellone) dalle ore 12 alle ore 24. Possibilità di mangiare in spiaggia fino a tarda sera, ‘allungando’ gli orari di fruizione della parte a mare.
PARCHI: favorire fruibilità in sicurezza con delivery, piazzole, spazi e strutture per pc nic distanziati, disponibilità ad ospitare all’aperto l’attività della palestre cittadine
NUOVO SUOLO PUBBLICO: più spazio ai pubblici esercizi, dando ai clienti di tornare agli incontri e all’utilizzo della città in totale sicurezza. Messa a disposizione gratuitamente di più metratura per occupazioni suolo pubblico in tutta la città, dal mare al centro storico, alle aree periferiche della città. Una possibilità per le aree più conosciute (triangolone, piazza Tripoli, piazza Pascoli, piazzale Gondar) e in generale per tutte le aree diffuse in corrispondenza dei locali e dei negozi di vicinato. Si potrà partire con sperimentazioni per allargare gli spazi per vetrine, negozi, passeggiate, anche rimodulando temporaneamente assi stradali (esempio, i viali delle Regine). In definitiva, si tratta di una sorta di Cosap 2, completamente gratuita, a garanzia delle imprese e a tutela di residenti e turisti
DEHORS. Verrà formalmente richiesto dal Comune di Rimini a Prefettura e Soprintendenza di sostenere, accompagnare, monitorare queste nuove misure. Sui de hors, essendo strutture reversibili, verrà richiesto si possa estendere l’autorizzazione a durata biennale, passando così dalla logica della temporaneità stretta alla logica della gestione di processi in una fase ancora emergenziale. Più spazi per avere meno contagi
Il lavoro su ‘Rimini Open Space’ viene accompagnato in questi giorni dall’attività di analisi e ipotesi di rimodulazione su Cosap e parte variabile della Tari.