OJMJAKON è un paesino situato nella propaggine più estrema della Siberia, nato come avamposto per i soldati sulla rotta verso i gulag staliniani. Detiene il record delle temperature più basse registrate in zone abitate, di più freddo c’è solo il Polo Sud che arriva a -90*C. In inverno, che dura 9 mesi, si raggiungono i -62*C per passare con un forte sbalzo termico ai +35*C estivi umidissimi e fitti di zanzare. Ci vivono 800 persone, allevatori di renne e cavalli Yakut che sono col pesce alla base della loro alimentazione priva di frutta e verdure perché incoltivabili. Non esiste acqua corrente e ci sono solo 3 ore di luce al giorno. Un bel posticino dove stranamente la gente del villaggio ha aspettative di vita più lunga del resto della popolazione russa. Ci sono molti ultracentenari e tra le cause di decesso non figura l’assideramento. Che il freddo faccia bene?
Cronaca
20:18 - Riccione