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Cronaca 16:08 | 06/12/2018 - Rimini

Vicesindaco e sindacati: "Regole uguali nei controlli"

E' la Casa per Anziani Villa Franca quella al centro delle indagini del Comando provinciale dei carabinieri che ha portato a 4 arresti (tutti ai domiciliari) per maltrattamenti agli ospiti. Due interventi a tal proposito. Quello del vicesindaco Gloria Lisi e quello dei sindacati. Cominciamo dalla Lisi: “Gli arresti di questa mattina per i gestori della casa per anziani Villa Franca - dice la Lisi - pongono, aldilà del forte sdegno, anche una questione di contenuto sul tema dei servizi. In attesa che le indagini verifichino quanto accaduto e che la giustizia, eventualmente accertate le responsabilità, punisca severamente i responsabili dei maltrattamenti, mi pare già evidente e necessaria l'esigenza di ridiscutere le leggi che regolamentano questo delicato settore. Non è possibile che esistano regole e controlli severissimi per certi tipi di strutture, e regole e controlli quasi inesistenti per altre, come quella teatro dei maltrattamenti. Su questo penso sia necessario un ripensamento, in sede nazionale e pertanto anche regionale, sui criteri per avviare e mantenere questo tipo di strutture sui nostri territori. L'aumento delle strutture private, non formalmente comprese nella rete dei servizi, segue infatti il progressivo aumento degli anziani, a cui spesso le famiglie non riescono a dare la necessaria assistenza. Strutture che andrebbero meglio regolamentate, anche a livello di controlli. La mia disponibilità su questo tema è massima. Tutto questo vale in particolare quando dobbiamo tutelare una fascia debole ed indifesa come quella degli anziani, che sempre più aumenterà la richiesta di aiuto nei confronti del sistema sociale e sanitario pubblico e privato".

E veniamo ai sindacati: “A noi preme riaprire una discussione sulla legislazione nazionale in atto che purtroppo consente l’apertura di queste piccole strutture con un massimo di 5 ospiti senza che debbano sottoporsi a particolari controlli. Infatti, è sufficiente una comunicazione di inizio attività (SIA) al settore delle attività economiche del Comune e niente altro. Questo tema non è nuovo per i sindacati che, anche alla luce di quanto accaduto in altre località della Regione e nazionali, hanno posto il problema della necessità di un Regolamento provinciale sia in ambito distrettuale che ai tavoli della contrattazione territoriale sui Bilanci dei Comuni. L’offerta delle strutture per anziani è molto variegata e le informazioni disponibili sono spesso poco trasparenti. Ciò penalizza in primo luogo gli anziani ospiti ma anche le famiglie che necessitano dei servizi residenziali. La violenza è sempre da rinnegare ma lo è semmai ancora di più nei confronti di persone indifese e fragili. Regolamentare, monitorare e controllare l’efficienza delle strutture e la professionalità di chi vi opera, sono condizioni essenziali nella ricerca di soluzioni assistenziali capaci di rispondere alle esigenze degli anziani e conseguentemente delle loro famiglie".