E così siamo finiti di nuovo su tutti i giornali e su tutte le televisioni d'Italia. Un'altra figura orribile di una Rimini che purtroppo perde punti in continuazione nonostante il suo sindaco stia tentando di cambiarla. Ma l'argomento qui è diverso: si parla ancora di sicurezza, aspetto non secondario (tutt'altro) per il quale - che a Gnassi piaccia o no - siamo maglia nera in Italia. Da tempo, non da oggi. E allora, apprezzando e facendo i complimenti alla Guardia di Finanza che ha avuto il coraggio e la pazienza di condurre un'indagine complicatissima perché riguarda un altro Corpo suo simile, dobbiamo prendere atto che c'è qualcosa di marcio anche tra la Polizia Municipale (o i Vigili urbani, chiamateli come volete) di Rimini. Ovvero diretti dipendenti del Comune. Otto indagati, quattro prima in manette e poi ai domiciliari. Gente che indossa una divisa, che dovrebbe essere specchio di onestà, garanzia del cittadino, argine contro la malavita ed invece te la ritrovi dall'altra parte a fare - almeno da quanto scaturisce dal fascicolo investigativo - i truffatori, i picchiatori, i delinquenti. E allora ti tornano in mente le classifiche della criminalità e ti chiedi: come si fa a rovesciare una graduatoria che indica la tua città in fondo a tutte se chi dovrebbe combatterla ne fa addirittura parte? Lo sfogo è amaro, purtroppo. Ma ieri, dopo aver visto la sequela di telegiornali ed oggi, dopo aver fatto la rassegna stampa dei quotidiani, la rabbia sale. Ha fatto bene il Comune a prendere le distanze da costoro, a ribadire che la Polizia municipale di Rimini non può essere macchiata o additata di colpe per comportamenti illeciti di pochi. Ne siamo convinti. Conosciamo uomini che lavorano lì e immaginiamo il loro sdegno. E pensare che tutto ha origine da una delle più grandi operazioni mai effettuate dall'ex Nucleo Ambientale della Municipale, quel "Kebab" che aveva ripulito il Borgo Marina dalla feccia degli spacciatori di droga. Non ci abbiamo guadagnato di certo in immagine in queste ore, tutt'altro. Però ci consoliamo perché grazie alle Fiamme Gialle saranno allontanati provvisoriamente (in attesa di evoluzioni processuali) dal lavoro coloro che sono finiti nei guai. Ma la consolazione è davvero magra.
Cronaca
13:37 | 15/03/2018 - Rimini