Era il 18 aprile scorso quando il percorso di candidatura di Rimini capitale italiana della cultura 2026 si presentava alla città, nel primo evento pubblico al Teatro Galli. Oltre cinque mesi dopo si torna dove tutto è iniziato, ancora una volta negli spazi del teatro polettiano, per raccogliere e condividere il frutto degli incontri, dei confronti, del lavoro portato avanti, condensato in un dossier che ambisce a tracciare il futuro culturale del territorio, abbracciando la Romagna.
Domani, mercoledì 27 settembre, si chiudono i termini per la presentazione al Ministero del dossier di candidatura a Capitale italiana della cultura 2026: un passaggio formale che per Rimini segna anche l’occasione per riflettere sul percorso di questi mesi, con una speciale serata di parole, musica, danza.
La cerimonia
Si comincia alle 18, al Teatro Galli (ingresso libero e aperto), con l’evento ufficiale di presentazione del dossier di candidatura alla città. A tenere le fila della narrazione sarà il coordinatore della candidatura Paolo Verri, insieme alle direttrici artistiche Francesca Bertoglio e Cristina Carlini. Insieme al sindaco Jamil Sadegholvaad e all’assessore alla cultura della Regione Emilia Romagna Mauro Felicori, al Teatro Galli saranno presenti i rappresentanti dei Comuni di Ravenna, Forlì, Cesena, Faenza, Lugo, i cinque comuni che hanno sottoscritto il “manifesto” della Romagna per Rimini, un documento con il quale si condivide l’idea sostenuta dalla Regione di fare della candidatura di Rimini, la candidatura di Rimini e la Romagna.
Con il violino di Federico Mecozzi nelle piazze della Romagna
A chiudere la cerimonia, dopo l’invio formale del dossier, sarà la proiezione di un video realizzato per l’occasione e che vuole unire le piazze della Romagna in un unico abbraccio musicale. Protagonista del video è la canzone simbolo della nostra terra, “Romagna Mia” di Secondo Casadei, nella versione di Federico Mecozzi al vìolino, con Anselmo Pelliccioni al violoncello, Massimo Marches al mandolino, Stefano Zambardino alla fisarmonica, Tommy Graziani alle percussioni. Il video, diretto da Riccardo Marchesini con la produzione artistica di Cristian Bonato, tocca Piazza Baracca a Lugo, Piazza del Popolo a Faenza, il Monumento ai caduti in piazzale della Vittoria a Forlì, la Biblioteca Malatestiana di Cesena, la Tomba di Dante a Ravenna e Castel Sismondo, in Piazza Malatesta a Rimini, seguendo la danza di Virginia della Balda e Mirko Mosca.
La festa: e la chiamano Romagna
Le note di “Romagna mia” daranno il “la” alla serata di musica, danza e intrattenimento che coinvolgerà l’intero centro storico. Una maratona musicale dalle 19.30 a mezzanotte tra Piazza Cavour, Piazza Malatesta / Piazza dei Sogni e Arena Francesca da Rimini, dove si esibiranno artisti riminesi e romagnoli, in rappresentanza delle cinque città che hanno sottoscritto il manifesto. Ispirandosi al progetto E la chiamano Rimini, E la chiamano Romagna porterà sul palco allestito nella piazza dei Sogni dalle 19.30 alle 21.30 il Quartetto EOS con Massimo Marches e Stefano Zambardino, accompagneranno le esibizioni di una rappresentativa di cantautori e musicisti riminesi, come Filippo Malatesta, Cristina Di Pietro, Sergio Casabianca, Andrea Amati, Francesca Romana Perrotta, Lorenzo Semprini e altri in un omaggio alla canzone d’autore italiana. In contemporanea sul palco Arena Francesca da Rimini spazio alla “scena romagnola” con band e cantautori dalla Romagna: Gianluca Lo Presti, Dates, Fratelli e Margherita, Francesco Pisaneschi feat. Astray, Marco Vorabbi e le dovute precauzioni, Luca Fol, Daniele Maggioli, Antonio Ramberti & Alfredo Nuti dal Portone. Per il concerto finale all'Arena Francesca da Rimini – dalle 21.30 a mezzanotte - saliranno sul palco, tra gli altri, Calla MC + NSE band di sei musicisti capitanata da Calla MC personaggio centrale della scena hip hop italiana. Un progetto musicale che miscela le radici old school del rap italiano con un sound jazz&funk. La direzione artistica è curata da Cristian Bonato, Massimo Marches e Massimo Roccaforte per l'associazione culturale Interno4 e in collaborazione con il Meeting delle Etichette Indipendenti di Faenza.
La musica invaderà anche le vie del centro con Rimini Jazz Club e il meglio del jazz riminese, con una proposta musicale che va dal dixieland della tradizione al jazz che guarda al futuro. Spazio anche allo swing con Ariminun Swing Band marching band e la scuola di ballo Rimini Swing Aviators. Atmosfera latina con le performance dei ballerini di tango delle scuole El tropezon, La Maquina Tanguera Rimini, Romagna Portegna, 2 Corazones Tango Accademia e con il flamenco delle scuole Viento del Sur e Tilt Danza.
Subito sold out le visite guidate ai tesori della città: aggiunti nuovi posti
Prenotazioni sold out nel giro di pochi giorni per le visite guidate straordinarie gratuite ai tesori della città. Esaurite, nonostante l’incremento del numero di turni e di posti disponibili rispetto a quelli annunciati, le visite alle sale antiche della Biblioteca Gambalunga e all’area archeologica del Teatro Galli. Ancora qualche posto disponibile per Domus del Chirurgo, Fellini Museum e per il Teatro Galli. Per chi volesse scoprire i Musei di Rimini in autonomia, si ricorda che resteranno aperti al pubblico oltre l’orario, con ingresso gratuito dalle ore 19 alle ore 23. In programma anche le guidate teatralizzate proposte da InsoliTouRimini, con una doppia visita gratuita alla città (ore 16.30 e ore 20.30 prenotazione obbligatoria 339 2419406).
Partecipano alla festa anche i negozi, le botteghe, i ristoranti, i bar e le boutique del centro storico con un’edizione speciale di fine estate della Rimini Shopping Night. Oltre che dai suoni, dalle voci e dai balli dei tanti musicisti e danzatori che interverranno, Piazza Cavour e Piazza Malatesta si riempiranno anche dei sapori dei prodotti enogastronomici del nostro territorio.