Proseguono i matinée dedicati alle scuole allo Spazio Tondelli. In occasione del progetto "Anticorpi, la cultura contro le mafie", 170 ragazzi della scuola media di Viale Alghero e 125 ragazzi della scuola media di viale Ionio insieme agli insegnanti, hanno partecipato allo spettacolo “Caino e Abele” della Compagnia Rodisio.
Caino e Abele sono due giovani breakers. Due ragazzi abituati a sfidare l’asfalto, ballando per strada. Alla break dance si accostano parole, domande e numerose immagini rubate all’Art Brut, all’arte primitiva e aborigena, alla street art, al graffitismo americano, europeo e sudamericano, alla Pop Art. La storia è quella di un vincitore e di un perdente. Caino e Abele si vogliono bene, perché sono fratelli e, come tutti i fratelli, giocano, combattono, si aiutano, stanno da soli, si guardano, ridono, tornano vicini. Poi, come nella vita di tutti, arriva il giorno di una prova, una sfida. Vince Abele. Caino perde e non riesce ad accettare la sconfitta perché chi perde è sconfitto, l’escluso. Caino ha paura, il suo cuore e la sua mente si confondono. E così, la prima cosa che Caino pensa è uccidere il fratello. E lo fa, con una azione violenta e irrimediabile. “Questa storia ci serve per fare domande – scrivono i Rodisio -ci serve per parlare di amore fraterno, di quanto si può imparare da una sconfitta, di nuove possibilità da trovare, di crescita, di cosa vuol dire vivere insieme, essere insieme”.
(Fotoservizio Margherita Cenni)