Inaugura oggi alle ore 17 la mostra di opere pittoriche e grafiche dell’artista David Parenti dedicate al mondo della Settima Arte attorno al ciclo su Federico Fellini e su Pier Paolo Pasolini, in occasione del 50° anniversario dalla scomparsa del poeta, scrittore e intellettuale, esponente della cultura italiana del Novecento.
‘Sudari di cinema: Fellini, Pasolini, De Sica &…’ espone una serie di opere che omaggiano il mondo del cinema e del teatro, fulcro dell’ispirazione di Parenti. Al centro della sua ricerca vi sono i ritratti, a matita su carta, cartoncino o tavola, dei registi e degli attori protagonisti del cinema italiano del XX secolo, studiati e indagati con accurate ricerche storiche-documentarie e fotografiche e reinterpretati attraverso il tempo lungo e lo scavo in profondità del suo segno.
David Parenti, nato a Genova ma reggiano d’adozione, lavora in prevalenza con la matita accompagnandola con interventi a tecniche miste su supporti come carta, cartone e tavola.
Parenti ha fatto dell’amato mondo del cinema e del teatro il fulcro della sua ispirazione esordendo in campo artistico nel 1995 con un ciclo di opere dedicate a Pier Paolo Pasolini, dal titolo: PASOLINI. Con la Forza dello Sguardo. Si tratta di una serie di ritratti del Poeta rivelatori di intimi tormenti ma anche di una inedita dolcezza caratteriale: “Sembro/ provare odio, e invece scrivo/ dei versi pieni di puntuale amore”, scrive in una sua poesia. Ma vi sono anche i momenti della sua vita negli ambienti autobiografici-filmici vissuti con “disperata” e amorosa “vitalità” e i riferimenti agli amati Maestri: Masaccio, Piero della Francesca, Caravaggio.
Alla base del lavoro di Parenti c’è un’accurata ricerca storica che gli ha consentito, nel corso del tempo, di costituire un importante archivio documentario, bibliografico e fotografico sul cinema che costituisce la base delle sue ricerche e lo spunto iniziale per i suoi cicli di opere intorno ai più importanti attori e registi italiani del XX secolo. La ricerca fotografica, punto di partenza dei suoi ritratti, è dunque un aspetto essenziale del suo lavoro. Tuttavia, la trasposizione sulla carta, realizzata con sovrapposizioni, accostamenti, e successive stratificazioni di segni a matita avviene in un arco di tempo molto lungo che consente all’artista di trasfigurare la fotografia storica. Il tempo lungo di lavorazione gli permette infatti di lasciare sedimentare i segni, di approfondirli, di scavare, nel tempo, sempre più in profondità, ora con accenti di “minuziosità fiamminga”, ora con accensioni e “visionarietà barocca”.
Dal 2003, Parenti si è dedicato ad un ciclo di opere che omaggia il trasognante mondo del Maestro Federico Fellini, con una tecnica un poco più “alleggerita” rispetto ai tormenti pasoliniani, portandoci a scoprire il suo capolavoro, 8½, e approfondendo il rapporto con Marcello Mastroianni, come suo “alter ego”, in immagini che lo raffigurano come una sorta di suo doppio sul grande schermo. Ci sono poi i “sogni felliniani" con alcuni dei grandi interpreti diretti negli anni, fino ai suoi ultimi “pazzi": Benigni e il compianto Villaggio.
Più recenti sono i ritratti affrontati di Marlon Brando e James Dean. L’ultimo ciclo di opere, del 2023 e 2024, riguarda De Sica e Mastroianni. Realizzate su carta antica giapponese e carta fatta a mano di gelso con presenze floreali-vegetali, sono interpretate come apparizioni calde e vitali di un Cinema lontano, Icone di un mondo perduto, che non potrà più ritornare.
Parenti ha esposto in Italia e all’estero (Roma, Trento, Ferrara, Bologna, Capri, Oristano, Milano, Parigi, Tokyo, Nimes) i suoi originali cicli di opere. Ha realizzato e curato diverse copertine di libri. Ricordiamo, tra gli ultimi usciti: Tutto su Pasolini (2022, in occasione dei 100 anni dalla nascita) e Tutto su Vittorio De Sica. Autore, attore, seduttore (2024, celebrava il 50° anniversario dalla scomparsa) per Gremese, usciti in Italia e in Francia, e Federico Fellini-Grand sourcier de l’immaginaire di Patrice Lajus (2023, Edition L’Harmattan).
FELLINI MUSEUM – PALAZZO del FULGOR
dal 28 marzo all’8 giugno 2025
Inaugurazione venerdì 28 marzo - ore 17
Orario: da martedì a domenica 11.00 -17.00
Piazzetta San Martino – Rimini
La mostra è cofinanziata dal progetto Europeo REEL Un viaggio cinematografico tra Italia e Croazia appartiene al programma dell’Unione Europea Interreg Italia- Croazia, a cui partecipa il comune di Rimini come Partner.
REEL utilizzerà il settore audiovisivo e la sua potenzialità nel generare interesse e emozioni, per promuovere nuove destinazioni turistiche, contemporaneamente le soluzioni digitali e tecnologiche forniranno ai visitatori esperienze immersive di siti naturalistici e archeologici.
Il progetto REEL è gestito dal Settore sistemi culturali di città- Dipartimento Città Dinamica e Attrattiva – U.O. Cineteca Comunale e Museo Fellini. Il progetto ha avuto inizio a il 1/03/2024 e si svilupperà per 36 mesi
Partners di progetto:
1. Fondazione Apulia Film Commission (IT) Lead Partner
2. Città di Venezia (IT)
3. Istrian Cultural Agency (HR)
4. Art-kino (HR))
5. Public Institution Dubrovnik Cinemas (HR))
6. Comune di Rimini (IT)