“Il problema non è la caduta, ma l’atterraggio” dice Mathieu Kassovitz, protagonista del mitico film L’odio del 1995. Sembra questo il messaggio principale della mostra collettiva allestita in centro a Rimini, nel spazio tres chic PRIMO PIANO ARTGALLERY di vicolo San Bernardino 1, con finestrone ben visibili e dedicate sulla via Garibaldi, inaugurata sabato scorso.
Il curatore della mostra e socio fondatore di primo Piano, Fabio Lombardi, nella presentazione della mostra definisce la caduta “un tema significativo e coinvolgente tanto da essere universale”. La caduta è una esperienza che ha coinvolto tutti noi almeno una volta nella vita e non è necessariamente negativa. Tanti i rimandi al tema, dalla fantascienza dei romanzi di Dick, alla mitologia classica o di tradizione ebraica. “Basti pensare alla caduta di Adamo ed Eva dal Paradiso Terrestre, per via di una mela, che, anch’essa, può essere ricondotta alla caduta per la forza di gravità e per gli esperimenti di Newton”.
L'uovo umanoide Humpty Dumpty (da un muretto). King Kong (dall'Empire State Building), Adamo ed Eva (dal giardino dell'Eden), Tim Finnegan (da una scala a pioli), Fetonte (nell'Eridano), Sherlock Holmes (dalle cascate del Reichenbach), il professor Rath (nell'abiezione morale e nell'avvilimento): anche noi, come loro, siamo in caduta libera. Tredici artisti ci raccontano verso che cosa stiamo precipitando. Meglio saperlo con un po' di anticipo, per essere pronti allo schianto.
Gli artisti che compongono la collettiva de LA CADUTA sono tra loro molto diversi ma sono accomunati dal fatto di essersi messi in gioco nell’affrontare questo tema ognuno rivolgendosi esclusivamente al proprio daimon artistico: Vittorio D'Augusta, Maurizio Battaglia, Leonardo Blanco, Lucas Brunnen, Maria Pia Campagna, Dario Campana, Kiril Cholakov, Olivia Oss, Jaanika Peerna, Massimo Pulini, Angela Rapio, Graziano Villa, Nadja Galli Zugaro.
L’inaugurazione è stata una vera e propria experience artistica che ha visto una commistione armoniosa e sapiente di performing art, parole, video, musica ed istallazioni interessanti come le sculture di luce che convivono con le fotografie e ai quadri. L’evento si è avvalso anche del contributo creativo di Errante Parrino e Adem B, il pavimento musicale, elaborato ad hoc da Marco Giommoni ha, inoltre, un suo grande fascino dal retrogusto scientifico, dato che riproduce il movimento casuale delle particelle durante la caduta. Ad arricchire l’evento, gremito di gente, oltre alle letture di Adele Masciello, la performing art di Claudio Gasparotto, che ha coreografato un intervento site – specific sulla caduta.
La mostra sarà visitabile fino al 25 febbraio dalle 9.30 alle 12,30. Suonare il campanello dello Studio legale Lombardi – Pacia o telefonare al 338 760 9080
Cronaca
15:57 | 16/04/2018 - Dall'Italia