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Cultura 11:09 | 23/03/2019 - Rimini

Lynch e Fellini, mostra tributo da non perdere

L’ammirazione di un artista per un altro, la riconoscenza e il rispetto di un’opera inevitabile della storia del cinema e soprattutto la reinterpretazione d’un patrimonio culturale attraverso una tecnica antica. Si racconta così “David Lynch. Dreams. A Tribute to Fellini” la mostra che il 3 maggio inaugurerà a Rimini La Settima Arte – Cinema e Industria la Festa del Cinema (3-5 maggio 2019) ideata e organizzata da Confindustria Romagna, Khairos Srl (Cinema Fulgor e Cinema Settebello), Università Alma Mater Studiorum Bologna - Dipartimento Scienze per la Qualità della Vita di Rimini con la collaborazione del Comune di Rimini.

I contenuti principali della mostra sono stati presentati in un incontro organizzato in occasione della visita a Rimini della Fondazione Fellini di Sion (Svizzera), che ha ideato e realizzato l’esposizione di Lynch. La delegazione, composta dal Presidente Stéphane Marti, dal Vicepresidente Domenico Mesiano e dal Direttore Nicolas Rouiller, è arrivata su invito degli organizzatori di La Settima Arte – Cinema e Industria.

“David Lynch. Dreams. A Tribute to Fellini” che sarà a Rimini in anteprima nazionale assoluta dal 3 maggio al 14 luglio (Castel Sismondo e Galleria Primo Piano) è composta da 11 litografie che il grande cineasta e artista contemporaneo ha creato in esclusiva per rendere omaggio all’ultima scena del film 8 ½ di Federico Fellini e da 12 disegni di quest’ultimo scelti dallo stesso Lynch fra quelli della collezione della Fondazione Fellini di Sion. Una serie straordinaria di stampe, in cui emerge chiaramente l’ammirazione di Lynch per Fellini. Opere artistiche che permetteranno al pubblico di conoscerlo in una veste diversa da quella del regista dallo stile visivo enigmatico e surreale, celebre per lavori come Velluto Blu, Mulholland Drive e Twin Peaks. Realizzate a Los Angeles e stampate presso Item Editions a Parigi, un laboratorio storico di litografie dove hanno notoriamente lavorato Picasso e Matisse, queste opere simboleggiano i valori artistici che richiamano la potenza d’ispirazione del genio riconosciuto di Federico Fellini.

Tra Federico Fellini e David Lynch, al di là di una connessione personale, si legge attraverso le loro rispettive opere e vite una vera affinità artistica e intellettuale poliedrica che li accomuna nel loro incredibile talento e gusto, messo al servizio della settima arte, lungo il percorso di esplorazione del mondo dei sogni e dell’inconscio.  Prima dell’incontro con la stampa la delegazione è stata accompagnata in un tour conoscitivo organizzato dal Comune di Rimini e dedicato alla città storica e alla città che cambia. Il percorso è partito dal Ponte Tiberio per toccare poi la Domus del Chirurgo, il cinema Fulgor, il Teatro Galli e concludersi a Castel Sismondo dove è in corso la decima edizione di Giardini d’Autore.

“La collaborazione stretta con la Fondazione Fellini di Sion – spiegano Paolo Maggioli Presidente di Confindustria Romagna, Elena Zanni Direttrice di Khairos e Roy Menarini Docente Campus di Rimini Università di Bologna – è la piena espressione dello spirito di relazioni e condivisione con cui è nata questa manifestazione che si pone l’obiettivo non solo di celebrare il cinema, come industria e arte, ma anche di creare valori di crescita culturale, sociale ed economica. Parlare di cinema e industria a Rimini è naturale. Nel 2020 si celebreranno i 100 anni della nascita di Fellini e fare arrivare la mostra di Lynch a Castel Sismondo, futura sede del museo a lui dedicato, significa compiere un primo passo importante in un percorso ad impronta internazionale di cambiamento e rilancio di tutto il territorio”.

“La Settima Arte e la mostra sui ‘sogni’ di David Lynch spiccano per forza e capacità di attrazione all’interno del calendario 2019 dei grandi eventi riminesi – commenta Andrea Gnassi Sindaco del Comune di Rimini - Al di là di ogni discorso, ancora una volta sottolineo come la chiave sia Federico Fellini, le sue opere, la sua poetica, la sua eredità, il suo rapporto con Rimini. Questo conforta ancora di più la scelta di fare del Maestro il centro motore di un progetto internazionale di rigenerazione urbana chiamato Museo Federico Fellini. La bellissima iniziativa di Confindustria Romagna, Khairos e Università di Bologna – Campus di Rimini è pienamente dentro questo solco, sottolineando le potenzialità di sviluppo e industriali di iniziative di tale portata”

“A Rimini l’accoglienza non è una parola rituale, ma una parola vera perché qui ci si sente a casa – ha sottolineato Stéphane Marti Presidente Fondazione Fellini di Sion – questa città ha una identità e una potenzialità culturale favolose. È la città di Fellini e siamo all’inizio di un bel rapporto. Il centenario del maestro e la collaborazione con La Settima Arte – Cinema Industria, ricordando che il cinema è nato nell’economia ed è un’arte industriale, offrono i presupposti per creare qualcosa di importante insieme.”.