Una mostra permanente per raccontare Cattolica e la Romagna attraverso la visione e lo stile degli artisti del luogo. È questo l’obiettivo dell’esposizione allestita all'Hotel Novecento di Cattolica, intitolata “La mia arte” - Ritratti di storie, mestieri e volti della nostra Romagna. Si tratta di quaranta opere dell’artista marignanese Corrado Damiani. L’idea è partita da Silvia Gregori che da qualche mese ha rilevato l’albergo, chiuso da ormai cinque anni. Chiunque soggiornerà nella struttura, che sarà aperta tutto l’anno, potrà ammirare i quadri realizzati da questo straordinario artista.
“Ho voluto organizzare questa mostra permanente e gratuita nella mia struttura, perché ritengo che l’arte appartenga a tutti – sottolinea Silvia Gregori -. Conosco Corrado da una vita e la sua bravura è riconosciuta da tutti. Poter appendere ai muri del mio albergo le sue opere, per me, è un grandissimo onore. Mi piacerebbe promuovere l’arte e gli artisti del territorio, creare un luogo in cui l’arte incontra il turismo e viceversa”.
Corrado Damiani, artista e scultore autodidatta di San Giovanni in Marignano, ha scoperto la sua passione per l’arte da giovanissimo, mostrando subito un grande talento. Nel corso della sua lunga carriera ha allestito mostre in giro per l’Europa e non solo, collezionando numerosi premi e riconoscimenti. Ha anche affrescato e arredato con le sue opere numerose ville del territorio, ma anche famose discoteche come Il Paradiso e la Villa Delle Rose.
“Il mio amore per l’arte parte da molto lontano – spiega Damiani -. Fin da quando ero bambino mi è sempre piaciuto disegnare, dipingere quello che vedevo attorno a me. Sono un autodidatta, non ho frequentato scuole d’arte, ma ho ‘imparato facendo’ come si dice. Nel corso degli anni ho affinato il mio stile, rimanendo sempre fedele a me stesso, raffigurando quello che vedevano i miei occhi: i volti delle persone che incontravo, i luoghi della mia terra, i mestieri che adesso non esistono più. Ho viaggiato spesso, visto molti posti, ma niente è come casa mia: la Romagna – conclude l’artista -. Ho cercato di lasciare qualcosa di personale nelle mie opere. Eh sì, perché dietro ad ogni mio dipinto, scultura, disegno... c’è un pezzo di me e della mia adorata Romagna”.