Tutto esaurito per l'apertura con Michela Marzano della rassegna filosofica misanese. Oltre 300 persone hanno assistito alla intensa lezione della nota filosofa sulla Resilienza partendo dalla parola MEMORIA. "Stasera vi farò una lezione un po pop e vi dico come ho fatto i conti me stessa" Cosi ha esordito la Marzano che ha portato tanta vita ed emozioni durante la serata. Infatti il suo lavoro ha uno scopo sociale che va al di là della pura accademia. La Marzano ha fatto i conti con i demoni ideologici annidati nella sua famiglia, invitando tutti, nel proprio privato, a fare lo stesso. Operazione coraggiosa la sua, buttare tutto in piazza e chidere di riflettere su un esempio di condotta. Resilenza non da fuga ma da attraversamernto. Poi continua "Come ci si può rimodellare senza aver prima riattraversato il passato? E’ possibile una qualsiasi forma di resilienza quando si decide di cancellare tutto, di mettere un punto e andare a capo? Partendo dall’amnesia che ha caratterizzato l’immediato dopoguerra e che non ha mai portato l’Italia a fare i conti con il Ventennio, Michela Marzano ha cercato di mostrare, anche attraverso la sua storia personale, come molti disagi e molta violenza che attraversa oggi la società italiana sono la conseguenza di un lavoro di rielaborazione che non è stato mai fatto, sia a livello collettivo, sia a livello individuale.
La serata è iniziata con un emozionante video che ha ripercorso i 30anni di vita filosofica a Misano, con la consegna da parte dell'Ammistrazione Comunale a Gustavo Cecchini, di una targa di ringraziamento "per aver curato con grande passione le rassegne filosofiche per conto del nostro Comune"