Uno studio americano-cinese ha annunciato di aver decifrato il codice genetico della vaniglia, uno degli aromi più diffusi del pianeta, aprendo così grandi prospettive alla complicata coltivazione della seconda spezia più costosa al mondo dopo lo zafferano. Questa pianta proviene dall’unica varietà di orchidea che produce frutti commestibili, i baccelli dai quali si estrae con molta fatica la spezia. Per un chilo di vanillina occorrono 500 kg di baccelli. È originaria del Messico che ne ha conservato il monopolio fino a metà Ottocento. Si narra che il primo europeo ad assaggiarla fu lo spagnolo Hernan Cortes invitato dall’imperatore azteco Montezuma a bere una cioccolata aromatizzata alla vaniglia servita in tazze d’oro. Fu poi esportata sull’isola Reunion e poi in Madagascar, primo produttore mondiale che coltiva la varietà più pregiata, la vaniglia bourbon che contiene un tasso di vanillina tra 1,6 e 2,4%, il più alto in natura.
Economia
17:50 | 11/10/2024 - Rimini