La Provincia di Rimini seconda in Italia per incidenza delle imprese (5.542) della Blue economy L'Amministrazione comunale: “Avamporto e Mercato ittico tra gli asset strategici per il futuro del territorio”
Parte da Rimini Blue Lab, in collaborazione con Italian Exhibition Group ed Ecomondo, che quest’anno dedicherà una sezione della fiera al tema della Blue Economy, il progetto dedicato al futuro blu della città di Rimini.
Era il 1961 quando l'astronauta Jurij Gagarin, rispondendo alla torre di controllo, ha detto: “Vedo la Terra. È blu”. Era la prima volta che qualcuno vedeva il nostro pianeta dallo spazio. Uno dei primi confini che l'essere umano ha imparato a conoscere è quello tra terra e mare. Ma mai come oggi occorre mettere in discussione questo confine, pensandolo invece come un abbraccio, una unione, un respiro comune.
Questa una delle riflessioni che ha portato alla nascita di Rimini Blue Lab, il laboratorio che sviluppa le azioni “immateriali” e didattiche intorno ai temi della blue economy e che ora, dal 6 al 12 novembre con i “BluECOnomy Off Days” organizza 38 eventi tra seminari, incontri, letture, proiezioni, laboratori in spiaggia e in aula, visite ad Ecomondo e iniziative outdoor coinvolgendo 1500 studenti e 27 eventi e proposte culturali dedicate alla cittadinanza e ai visitatori di Ecomondo.
Rimini vive del mare
Secondo gli ultimi studi, la provincia di Rimini è la seconda in Italia (dopo La Spezia) per incidenza delle imprese della Blue Economy con 5.542 imprese blu che costituiscono il 13,8% del totale delle imprese registrate, grazie al forte traino rappresentato dall’industria turistica marittima e costiera.
Le imprese in Emilia-Romagna attive in questo settore sono circa 26.000 e il numero totale di addetti ammonta a 136.000, numeri che sottolineano il ruolo fondamentale della nostra regione nell'ambito europeo e mediterraneo in special modo.
Rimini Blue Lab nasce proprio dalla consapevolezza e volontà di sostenere, creare e rafforzare l'anima blu della città di Rimini, promuovendo l’educazione alla sostenibilità, valorizzazione, tutela e gestione virtuosa del mare e dell’ambiente marino come parte integrante e imprescindibile della città.
Con i “BluECOnomy Off Days”, che si svolgeranno dal 6 al 12 novembre in varie location urbane, Rimini Blue Lab apre un percorso che, nei prossimi anni, attraverso un mix di opere pubbliche e azioni culturali ed educative, svilupperà una vera e propria riflessione e co-progettazione urbana sui temi dell’economia verde e blu. Una riflessione che trova nelle scuole un attore privilegiato e che vuole tradursi anche in una governance articolata che valorizzi tutte le energie, urbane e non, che possono contribuire a questo lavoro.
Il progetto è organizzato in partenariato con Ecomondo, Università degli Studi di Bologna-Campus di Rimini e Tecnopolo di Rimini, e in collaborazione con il sistema scolastico riminese e con numerosi attori territoriali pubblici e privati.
In sostanza, grazie alla nuova strategia urbana ATUSS 2021-27, finanziata con fondi europei dalla Regione Emilia-Romagna, il percorso prevede di accompagnare le opere fisiche che verranno realizzate negli ambiti urbani di San Giuliano Mare e del Porto canale fluviale con azioni che riguardano la necessità di attualizzare, innovare e valorizzare l’offerta turistica e, più in generale, la destinazione riminese. Questo anche allo scopo di rivitalizzare una serie di settori produttivi che, nel mare, trovano la propria alimentazione fondante: dalla pesca al turismo marittimo, dalla cantieristica ai nuovi settori produttivi ispirati alla biomimesi, dall’artigianato del mare alla gastronomia, e a tutte le filiere, anche occupazionali, incrociabili con questi settori fortemente in via di sviluppo. Si tratta di un approccio socio-economico che chiama naturalmente in causa anche tutti i paradigmi contemporanei della innovazione sostenibile: dalla transizione ambientale alla transizione digitale, dalla coesione sociale alla governance.
“Il futuro di Rimini, a cominciare dalla sua accezione in chiave turistica, economica e produttiva, passa da una sua trasformazione nel solco della sostenibilità. Una trasformazione che parte appunto dalle risorse più preziose del nostro territorio: il mare da un lato, il verde dall’altro. Due elementi al centro di questo calendario di incontri, confronti e approfondimenti con il mondo delle scuole, che vede nelle nostre ragazze e i nostri ragazzi il ‘ponte’ tra la Rimini di ieri, oggi e domani, coloro a cui affidare la nuova rotta della città che ha come bussola la valorizzazione della dell’universo naturale e marino, con tutte le opportunità che vi ruotano attorno - è il commento dell’Amministrazione comunale -. Solo la Marineria riminese, per fare un esempio, stando ai dati del 2021, conta circa 90 imbarcazioni di pesca, 300 persone imbarcate, che fanno capo alla Cooperativa Lavoratori del Mare, e altre centinaia di persone occupate per attività direttamente legate alla filiera ittica, Parliamo dunque di 450 imprese per la Provincia, con un export di 34,2 milioni di euro. E poi ci sono il settore della cantieristica, il turismo costiero, per citarne altri. Sono dei numeri che danno il senso dell’importanza e del peso che la blue economy ha e potrà avere sempre di più per la nostra economia, anche in termini di una nuova infrastrutturazione che vede nel Parco del Mare e nei progetti dell’Avamporto, mercato ittico, porto canale-fluviale e San Giuliano degli asset strategici. Di opere materiali e immateriali se ne parlerà con gli studenti così da progettare e condividere insieme iter e consapevolezze sul futuro del territorio che non può prescindere dallo sguardo delle nuove generazioni. Per coinvolgere tutta la cittadinanza, il calendario di ‘BluECOnomy Off Days’ prevede anche aperture straordinarie dei luoghi della cultura cittadina e una serie articolata di iniziative pubbliche”
Il programma dei “BluECOnomy Off Days”
16 scuole, 60 classi, 1500 studenti coinvolti, dall’infanzia alla secondaria di primo grado, 38 eventi tra seminari, incontri, letture, proiezioni, laboratori, visite ad Ecomondo e iniziative outdoor. Questi i numeri del programma dei “BluECOnomy Off Days” rivolto alle scuole di San Giuliano. A ciò si affiancherà il programma di 27 eventi e offerte culturali proposto alla cittadinanza e ai visitatori di Ecomondo.
Tracciando rotte inaspettate, Rimini Blue Lab porterà bambini e ragazzi delle scuole di San Giuliano a incontri con divulgatori scientifici, in spiaggia e in aula. I plessi saranno anche coinvolti in visite guidate a Ecomondo, per interagire e riflettere sul tema del mare e sulle sue prospettive attuali e future. Per Rimini Blue Lab la leva educativa è, infatti, il focus principale dell’attività da qui ai prossimi anni, sulla base della consapevolezza che l’istruzione e la cultura svolgono un ruolo centrale nel cambiamento del paradigma verso nuovi comportamenti, valori e professioni.
Alla cittadinanza e ai visitatori di Ecomondo si apriranno, invece, le porte del Faro, cuore luminoso e guida per i marinai, ai protagonisti del racconto nelle visite ai cantieri navali, alla Darsena, al Museo della Marineria e alla parte archeologica del Museo della Città, ovvero dei luoghi che testimoniano la storia della Rimini città di mare. Inoltre, si esploreranno parole, storie e immagini nei documentari presso la Cineteca, e si approfondirà il tema del mare attraverso seminari e incontri culturali dedicati.
Nella serata dell’8 novembre sarà inoltre prevista un’apertura straordinaria dei Musei cittadini (Museo Fellini, Museo della Città e Domus del Chirurgo). La città tutta potrà partecipare, dalle vetrine dei negozi ai menù dei ristoranti, perché blu economy è tutto ciò che dialoga con il mare, la sua gente, chi lo incontra per poco e chi vive al suo fianco tutto l'anno.
I “BluECOnomy Off Days” inaugurano, dunque, una stagione nuova, con una città intera coinvolta, nel pubblico e nel privato, a tutte le età, nella costruzione di una consapevole e nuova Cultura del Mare.