Ebbene sì, da quando nel lontano 2013 la maggioranza approvò la prima variante, ebbi modo di scrivere che il progetto, piscina da 25 mt e tre palazzoni alti 23 mt, con annesso un nuovo super Conad, magazzini e negozi, costruiti sull’aerea dell’ex Fiera, in barba a quello che era lo slogan “Stop alla cementificazione”, avrebbe creato non pochi problemi per la zona.
In primo luogo, nel vecchio piano approvato nel 2011 ad esempio, erano disegnati i ritrovamenti della tomba romana, esposta al Museo di Rimini, ritrovamento avvenuto nel 1986, sotto il palazzo di Via Simonini costruito nel 1976, (mistero della fede), ci sono voluti, varie interrogazioni da parte del Consigliere Luigi Camporesi e due esposti al Comando Regionale Carabinieri per la Tutela del Patrimonio, da parte mia, affinché il Comune correggesse le carte e la Sovrintendenza delle Belle Arti di Bologna ordinasse apposite indagini archeologiche, che hanno prodotto una marea di ritrovamenti in quell’area, ritrovamenti che, allo stato attuale da quel che è dato sapere, sono in restauro. Se come cittadino non mi fossi mosso, grazie al supporto dell’amico, Roberto Montagnoli, lì avrebbero tirato dritto come se niente fosse, mentre se metti su un gazebo che non rispetta i mm. fioccano multe e denunce penali.
In secondo luogo, l’idea malsana di costruire una piscina di 25 mt, posti auto previsti 60, affluenza prevista giornaliera 1.200 persone, oltre al fatto che a 800 mt c’è il Garden, che è dotato della stessa struttura, oltre al fatto che l’immobile è di proprietà del Comune di Rimini dato in concessione, non aveva proprio nessun senso. Vuoi fare una piscina nuova perché quella al Flaminio è da chiudere?, va benissimo ma falla con corsie da 50mt, così possiamo ospitare anche campionati mondiali. No, troppo complicato capirlo. Per non parlare poi del fatto che adesso è tutto bloccato, perché la società che doveva costruirla è in liquidazione, sono in corso indagini della Guardia di Finanza di Rimini perché alcuni imprenditori esclusi dalla procedura hanno lamentato alcune irregolarità nonché la presenza di persone inadatte e senza alcun titolo ad occuparsi degli appalti. L'assessore riminese ai Lavori pubblici, all’epoca Roberto Biagini, si sarebbe così attivato attraverso una verifica interna con i suoi uffici per poi informare la Procura della Repubblica su come verrebbero gestite le gare d'appalto nelle stanze di Palazzo Garampi. Pare sia una malattia che all’interno del ns. Comune, vi siano persone che occupino posti senza averne titoli, vedasi il caso del Sig. Funelli, capo gabinetto, caso per il quale la Corte dei Conti ha condannato gli ex assessori, Gnassi e la Segretaria Comunale dott.ssa Chiodarelli a rifondere il Comune per danno erariale, poiché il Sig. Funelli era inquadrato in una categoria senza avere la Laurea prevista per legge e di fatto percepiva stipendi più alti di quello che doveva percepire.
In terzo luogo, la costruzione di questo nuovo Conad con le palazzine, che è stato oggetto della variante della variante, avrebbe creato parecchi problemi di traffico ed inquinamento, tutto ampiamente previsto e scritto, ma all’epoca i fautori del “NOI LO VOGLIAMO”, si sono prodigati a dire che le cubature non variavano, che l’inquinamento derivante dalle macchine era nei parametri, e ci credo se prendi i valori della centralina posta di fronte al palazzetto Flaminio a luglio, e i dati della centralina di via dell’Abete dismessa nel 2013, che hanno effetto futuristico visto che la variante della variante è del 2015 presi durante il periodo estivo con traffico poco incidente, cosa si pensa che dicano questi dati?. Tutto per giustificare l’operazione. Oggi i residenti, che fanno parte del VPeep, a cui il Comune chiede di riscattare con somme ingenti le aree, si ritrovano le macchine parcheggiate sui balconi di casa, quando al Palazzo dei Congressi vi sono manifestazioni, poiché parte del parcheggio Conad, quello esterno, per convenzione con l’Ente Fiera è utilizzabile dalla stessa per gli eventi.
Infine dopo “l’ubriacatura” iniziale della novità pare che l’affluenza sia veramente misera, che il Conad butti via tantissima roba per invenduto al giorno e giungono notizie di riunioni con gli altri responsabili dei Conad della zona, circa 5, per capire come fare per far decollare il nuovo super Conad.
Ebbene in conclusione questa operazione, che io definisco di speculazione edilizia, è servita esclusivamente alla Fiera di Rimini per racimolare 16.000.000,00 e spiccioli, per poter ridar fiato alle proprie casse, poiché avevano chiesto già due volte, se non ricordo male, di saltare la rata del muto, cosa prevista per legge, non avendo disponibilità economiche per pagarle. Il rischio era che a dicembre 2015 Unicredit si portava a casa una struttura di 300 milioni pagata da noi, poiché vantava un credito di 80 milioni dalla Fiera di Rimini.
Chi hanno danneggiato? Come sempre i cittadini della zona ed i riminesi Tutti.
Leonardo Carmine Pistillo