Bene, "la messa in mora e la diffida" ai fini interruttivi della prescrizione non si negano a nessuno, il tema però è un altro.
1) Non si chiede "una consulenza specifica", presumo ad uno studio legale specializzato, solo per sentirsi dire che è necessaria " la diffida e la messa in mora" ai fini interruttivi della prescrizione. Per questo sarebbe stato sufficiente una telefonata interna al II piano di Palazzo Garampi per averne la conferma e in Giunta lo sanno benissimo visto che a fine Novembre 2015 è stata recapitata agli ex amministratori di Aeradria e ai revisori dei conti una prima messa in mora : << L’ amministrazione si riserva di intraprendere, avanti le autorità competenti, le azioni più opportune a tutela dei propri diritti, facendo valere anche in base agli accertamenti giudiziari in corso i profili di responsabilità a lei eventualmente addebitabili. Firmato: il sindaco Andrea Gnassi. >>. Nessuna " consulenza specifica " era stata decisa all' epoca, che io ricordi, e, giustamente Gianluca Brasini aveva sostenuto che :<< Era un atto dovuto tutelare gli interessi del Comune >>.
2) Sicuramente la consulenza, totalmente legittima e opportuna, di cui al comunicato diffuso è stata chiesta per il motivo noto a tutti che tra i rinviati a giudizio c'è anche il sindaco e il 23 Gennaio p.v. è fissata la prima udienza dibattimentale. Gli amministratori si saranno chiesti, in prospettiva di tale udienza, quale sarebbe stato il modo migliore per tutelare se stessi sul modus operandi e contestualmente gli interessi della collettività. Ritengo abbiano fatto bene. Dal comunicato non si capisce, però, se il Comune di Rimini, per il tramite della Giunta titolare della prerogativa ha intenzione di deliberare la costituzione di parte civile per l' udienza del 23 Gennaio oppure se eserciterà l'azione civile in sede ordinaria. Credo sia importante avere notizie in merito.
Roberto Biagini