Che il 2021 ci divori con la sua luce

Questo 2020 è paragonabile ad un quadro di Goya. Da comunque lo si guardi arriva una immediata sensazione di sgradevolezza, irritazione, la consapevolezza che ha messo in luce qualcosa che non avremmo voluto nemmeno immaginare. La verità di una tragedia che abbiamo vissuto nel quotidiano. Il Covid, con la sua foga cannibalesca, ci ha ingoiato. Proprio come nel famoso dipinto del pittore spagnolo “Saturno che divora i suoi figli”(1821-1825), dove Saturno senza pietà mangia il giovinetto. La pandemia in qualche modo ci ha mangiato. Si è nutrita delle nostre certezze,  negandoci la vita stessa. Certo, la vita di cui eravamo abituati. L’ ha ridipinta di tutta fretta con pennellate scure, obbligandoci a ricercare sprazzi di luce, qui e lì. Esattamente come il ciclo pittorico di Goya, la “Pittura nera”. Ma se da un lato l’ artista sprigiona nei suoi quadri più maturi una struggente malinconia divoratrice, una triste realtà dell’ anima, dall’ altro percepiamo comunque la grandezza eroica di voler donare alla vita una diversa collocazione. Che questo anno, così misterioso e complesso, possa dare al prossimo una diversa  collocazione. La foga di nuove consapevolezze. Che il 2021 ci divori con la sua luce. 

Stefania Bozzo