Ho avuto la fortuna e la possibilità di conoscere don Fiorenzo, parroco di Coriano e amatissimo da tutti i fedeli del vasto territorio comunale. Per circa 9 mesi spesso e volentieri ci siamo incrociati per le numerose iniziative che hanno visto la collaborazione stretta fra Diocesi e Amministrazione comunale. Ne ricordo una, per tutte: l’accoglienza ai tanti ucraini devastati dalla guerra ospitati con entusiasmo e solidarietà dalle famiglie locali. Don Fiorenzo, insieme ai suoi più stretti collaboratori, è stato sempre in prima fila negli aiuti e nella disponibilità offerta a tutti.
Ma sono la sensibilità e la saggezza di questo sacerdote su cui voglio insistere. Mai una volta che, nei nostri incontri o contatti telefonici, si sia tirato indietro. Ha sempre voluto esserci, anche fisicamente, nonostante i problemi che lo affliggevano e che purtroppo sono esplosi recentemente. Mai una parola fuori posto nei suoi interventi pubblici, sempre un consiglio e un suggerimento nei nostri incontri privati: esempi di una grandissima umanità senza mai far pesare la sua appartenenza al clero peraltro sempre tenuta nella massima considerazione da parte di tutti.
Posso immaginare quanto i corianesi in questo momento stiano soffrendo piangendo la sua scomparsa. Anche io sono devastato dal dolore per la perdita di una persona di altissimo livello umano e religioso. Sarà estremamente difficile per il successore che verrà designato dal vescovo prendere il posto nel cuore di tutti noi di un uomo e di un sacerdote che, ne sono certo, verrà ricordato nel tempo.
A me, dentro di me, lascia una traccia tra le più significative del periodo lavorativo e professionale che ho svolto a Coriano. L’unica consolazione, nella tristezza che mi pervade, è che finalmente don Fiorenzo abbia finito di soffrire. Ma anche in questi momenti di enorme difficoltà la sua luce non ha mai smesso di illuminarci. L’immagine che ho scelto è quella della festa di compleanno in occasione dei suoi 70 anni che venne organizzata a sorpresa per lui: una gioia condivisa che oggi alimenta il dispiacere e le lacrime.
Riposa in pace e grazie di tutto.
Vittorio Pietracci