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Opinioni 15:48 | 23/08/2019 - Dal Mondo

C’era una volta la Terra...

C’era una volta la Terra, un posto bellissimo in uno spazio circondato da stelle, un posto disegnato dalle mani di un pittore. Aveva un ciclo vitale interconnesso tra tutti gli essere viventi, che donava materia e colore. C’erano gli alberi, gli animali, e tutto ruotava intorno ad un sincronismo perfetto. Un idillio che non poteva essersi formato dal Caos. Ad un certo punto però il Caos è arrivato sotto forma di un gruppo di esseri viventi chiamati Uomini. Essi sembravano i più intelligenti di tutto il sistema, tanto che hanno costruito città, strade, ponti, industrie; hanno strutturato la società dandosi delle regole avanzate. Man mano che la loro evoluzione cresceva, diminuiva sempre di più la consapevolezza di dove si trovassero. Erano nella stessa Terra che li aveva accolti, nella casa che sembrava progettata apposta per loro, ma non la vedevano più. Come se la tela ad un certo punto si svincolasse dal pittore, tanto da afferrarne i pennelli. Ecco, a quel punto gli Uomini hanno cominciato a disegnare. Un disegno bruttissimo. Un disegno di distruzione. E così la verde foresta dell’Amazzonia, il più grande generatore d’ossigeno di quel mondo, ha cominciato a tingersi di rosso. E così i ghiacciai della Groenlandia, fondamentali per il ciclo climatico di quel mondo, hanno cominciato a sbavare sciogliendo il loro tratto. L’uomo voleva essere il pittore, ha peccato di superiorità. Non accettava di essere sincronizzato, non accettava il ciclo vitale interconnesso. E, al di sopra di tutto, gongolava delle sue ricchezze senza rendersi conto che stava perdendo anche il posto dove appoggiarle. Non tutti gli uomini, solo una parte, gli Uomini Potenti, che seppur in minoranza sono riusciti a distruggere quel quadro bellissimo. Ci sono stati anche Uomini Eroi che hanno lottato con tutte le loro forze a difesa del vero pittore e del suo Creato, ma purtroppo il peso della ricchezza si è scaraventato con più forza sulla tela, tanto da distruggerla. Alla fine della storia però gli Uomini Potenti si disperarono. Si resero conto che quel peso sarebbe solo precipitato nel vuoto, mancava la Terra. Un peso inutile. Si resero conto di non essere dei pittori. Ma ormai era troppo tardi.

Stefania Bozzo

Cronaca