"I comitati di genitori e insegnanti in rete per una scuola in presenza in Emilia-Romagna esprimono forte perplessità per un’occasione mancata: dopo le semplificazioni di fine anno sulle quarantene per tutti i cittadini, sulla scuola si è disposto un inasprimento delle regole, assenti in tutti gli altri ambiti. Si lasciano a casa studenti sani in Dad per 10 giorni, anche se negativi, quindi in salute, senza neppure prevedere un test antigenico gratuito al quinto giorno, tempo considerato invece congruo per testare i bambini delle primarie.
Sip non si stanca di ricordare che tale fascia di studenti, gli adolescenti, è stata quella più penalizzata dalla chiusura delle scuole nei due anni precedenti.
Da adesso, avere da due casi di positività in poi sarà molto peggio di essere contatto veramente stretto di due familiari contagiati: dieci giorni in Dad nel primo caso contro cinque giorni di quarantena nel secondo. “La scuola – commenta Stefania Montebelli, referente Sip Emilia Romagna - da diritto fondamentale è diventata strumento politico, utile alla gestione della pandemia. Se serve alzare la platea già altissima di vaccinati allora a poco importa il rispetto della potestà genitoriale che consente scelte legittime. Si mettono nella “lista dei cattivi” anche i vaccinati dodicenni colpevoli di non essere corsi come i nonni ottantenni a fare la terza dose entro quattro mesi. Per punizione come per i compagni non vaccinati tutti a casa in Dad. Eppure il nostro Ministro Speranza dovrebbe sapere bene che la vera pandemia dei minori italiani è ascrivibile alla compromissione della loro salute psichica più che al Covid 19. Ottocentomila ragazzi sono alle prese con disturbi psichiatrici e si fanno ancora a pezzi le classi confinandone una parte al secondo contagio. In regione secondo i dati della Società Italiana di Pediatria, si è registrato un aumento del 110% di accessi ai pronto soccorso per ideazione suicidaria, depressione e disturbi della condotta alimentare, a noi il tragico podio italiano”.
L’unico aspetto positivo delle nuove disposizioni emanate dal Governo è che le scuole primarie sono preservate dal diverso trattamento tra studenti vaccinati e non. Aspetto per il quale Sip plaude all’impegno dei sottosegretari all’Istruzione Sasso e Floridia.
Ora per i bambini sarà necessaria l’applicazione della sorveglianza con testing a doppio tampone, sorveglianza per la quale non verrà più tollerato il mancato rispetto delle regole che molti già osservano".
Rete Nazionale Scuola in Presenza Emilia-Romagna