L'antefatto. Il Pd di Santarcangelo aveva denunciato pubblicamente sulla stampa il fatto che il candidato sindaco Samorani aveva fatto pubblicità alla sua candidature in ospedale (dove lavora) facendo comparire le bustine di zucchero pubblicitarie al bar del Franchini. E giù allusioni e reprimenda da parte del segretario provinciale Filippo Sacchetti che a Santarcangelo, come noto, ha anche un ruolo nella Giunta guidata da Alice Parma. Pd che, proprio nei giorni scorsi, ha ufficializzato il sostengo al sindaco uscente (ma c'era bisogno di scriverlo?) con tanto di nome della giovane pulsella nel simbolo.
Oggi arriva la replica della lista civica che esprime Samorani sindaco, per nome e per conto dell'avv. Laura Torri.
"Caro Sacchetti, in merito alle sue inutili osservazioni sulle originali bustine di zucchero della nostra lista civica, deve sapere che il bar del Franchini non è del PD, ma ha un proprietario che paga regolarmente l’affitto alla Ausl ed è libero di offrire tutte le bustine di zucchero che vuole.
Caro Sacchetti è il suo Partito che si professa inspiegabilmente Democratico che ha fatto dell’Ospedale uno strumento politico, trattando un’eccellenza come la chirurgia senologica, da voi premiata con l’Arcangelo d’Oro, alla stregua di un ambulatorio di periferia.
Il vostro partito-azienda a un certo punto ha deciso che andava offerto il reparto su un piatto d’argento al miglior offerente in cambio di chissà cosa, ma un giorno forse lo scopriremo. Nel 2016 avete tolto il primariato di Chirurgia e lo avete trasformato in una struttura semplice alle dirette dipendenze di Forlì. In tutti i comuni il PD ha votato a favore di questa svendita, anche lei a Santarcangelo ha sostenuto questa azione contro le nostre donne del territorio. Prima gli affari poi le persone, vero?
Nonostante tutto questo, l’equipe chirurgica di Santarcangelo non ha mai mollato e con responsabilità ha continuato a lavorare a testa bassa realizzando il record di interventi nel 2018.
Da giugno 2018 in chirurgia generale non c’è più nemmeno un direttore e, come avvocato nonché ex vicepresidente del Punto Rosa, non posso che essere preoccupata.
Infine, vogliamo parlare del taglio di 300 mq al reparto di Chirurgia Senologica per inserire l’OSCO? Anche un bambino capirebbe che si cerca di fare ciò che non si è riusciti a portare a termine nel 2016.
Caro assessore, lei non è padrone delle persone, nè del bar e tantomeno del nostro ospedale e per questo le chiediamo di fare un passo indietro rispetto al baratto concertato sulla Chirurgia Senologica. Dovrebbe imparare ad amare di più le persone, i suoi cittadini rispetto al suo partito".
Avv. Laura Torri candidata della lista civica “Un Bene in Comune”