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Opinioni 10:19 | 20/12/2019 - Rimini

Emma Petitti torna a proporre un osservatorio sui lavoratori frontalieri

“Dopo le elezioni dello scorso 8 dicembre è stato annunciato l’accordo sulla formazione del nuovo governo sammarinese.  Alla luce di questo, sarà mia cura fare in modo che riprenda il percorso iniziato dalla Regione Emilia-Romagnadalla Provincia di Rimini e dai coordinatori sindacali nazionali dei lavoratori frontalieri e del consiglio sindacale interregionale delle oo.ss. italiane e di San Marino, sull’istituzione di un osservatorio sui lavoratori frontalieri. A questa proposta si erano mostrate interessate anche le istituzioni sammarinesi contattate nei mesi scorsi, che però, vista l’imminente scadenza elettorale, avevano espresso la volontà di rimettere la decisone al nuovo Governo che si sarebbe insediatoQuel momento è arrivato e penso sia utile portare a conoscenza il nuovo esecutivo circa la proposta di istituzione dell’Osservatorio. L’obiettivo è quello di mettere in campo uno strumento che possa continuamente monitorare le dinamiche, formulare analisi e definire proposte, relative a una realtà, quella del lavoro frontaliero, che per quanto riguarda la Repubblica di San Marino riguarda un numero di lavoratori italiani che supera le 6000 unità. Di questi, ovviamente, non solo riminesi. Sarà infatti compito delle istituzioni proporre anche alle Province di Forlì-Cesena e Pesaro-Urbino, oltre che alla regione Marche, di farne parte, in quanto sono i territori di confine che hanno più persone che si recano al lavoro in uno Stato estero. La finalità del lavoro non è solo quello di osservare il fenomeno e monitorarlo statisticamente, ma anche di entrare nel merito delle problematiche che riguardano centinaia di lavoratori, che hanno a che fare con problemi di carattere fiscale, normativo e diritti in senso più generale. Visto che le competenze dirette per la risoluzione delle problematiche sono il più delle volte di carattere legislativo nazionale, una delle finalità del lavoro del tavolo sarà proprio quella di avanzare proposte ai livelli istituzionali competenti, italiani e sammarinesi, affinché la condizione lavorativa di migliaia di lavoratori italiani nella Repubblica di San Marino (e, più in generale, in altre parti d’Italia confinanti con paesi esteri) sia la migliore possibile”. 

Emma Petitti