Le Foibe, giorno del ricordo e della commemorazione. L'amministrazione comunale di Santarcangelo, lunedì prossimo, onorerà la data con la mostra "Fascismo, Foibe, Esodo" e la cosa mi fa contento, doppiamente contento se con la memoria vado ad un vecchio consiglio comunale durante il quale un consigliere di maggioranza disse che gli infoibati se lo erano meritati. Quanta tristezza, cattiveria e soprattutto ignoranza in queste parole ma era giusto riportare questo fatto soprattutto per coloro che facilmente tendono a dimenticare. Lungi da me il voler fare sterili polemiche soprattutto al riguardo di questa commemorazione che ha impiegato decenni per essere giustamente legittimata ma, non riesco a capire il nesso fra Fascismo e Foibe anzi assolutamente non c'entra nulla, a meno che non si stia cercando nuovamente di voler edulcorare le atrocità commesse dai partigiani di Tito contro gli italiani di Istria e Dalmazia. La componente italiana in Venezia Giulia e Dalmazia era una enclave secolare e certamente non collegata al fascismo. Inoltre la componente A.N.P.I nella organizzazione della mostra non garantisce una imparziale visione della tragedia delle foibe ed una sentita e giusta commemorazione alla memoria delle vittime dei partigiani rossi, commemorazione che mi piacerebbe anche vedere manifestata con un monumento o una lapide. Tengo inoltre a ricordare che i comunisti italiani mai nascosero il loro odio e la loro riluttanza verso gli esuli giuliano dalmati. Il 10 febbraio è una data che va ricordata e onorata al pari delle stragi nazifasciste, del giorno della memoria e di ogni altro orrore della storia senza distinzione alcuna. Il ceppo della violenza non ha specifiche appartenenze politiche, crudeltà e violenza sono fini a loro stesse e vestono l'una o l'altra casacca a seconda della possibilità e della convenienza e senza ombra di dubbio l'ignoranza negazionista altro non fa che alimentarle ed è per questa ragione che sarei felice nel sapere di amministrazioni comunali in grado di concedere contributi alle scolaresche in visita, oltre ad informare degli abomini della razza umana testimoniati dai campi di sterminio, alle Foibe di Basovizza perché i nostri ragazzi devono ben comprendere le conseguenze dell'odio.
Marco Fiori-Santarcangelo