Come ogni giorno ho letto i quotidiani e dopo giorni di silenzio assordante, si parla di Bibbiano. Anzi 2 artisti, Laura Pausini e Nek, anche genitori, gridano la loro #rabbia .
Sono genitore anch'io e anche nel ruolo di sindaco ho piena fiducia nella magistratura. Condivido però qualche riflessione con chi segue il mio impegno anche politico nella vita quotidiana.
In 7 anni da sindaco non mi stupisce più nulla, il mio modo di intendere e di fare politica mi consente di esprimere con estrema libertà quello che penso e questo farò in ogni situazione. Sono basita dal comportamento di molti esponenti politici regionali e locali, politici e genitori soprattutto.
"I bambini non si toccano" e questo non è un concetto discutibile ,dovrebbe essere #unprincipio, #unvalore, #undovere da cui nessuno dovrebbe sottrarsi.
In questa vicenda però, sarà il perenne clima di campagna elettorale, sarà la confusione tra chi fa politica per spirito di servizio e chi la fa come carriera lavorativa, sarà il modo falso di chi professa certi valori e poi si nasconde difronte a certe oscenità... sta di fatto che alcuni esponenti, anche locali e anche soprattutto madri, che mettono la spilla di persone impegnate nel sociale, sono silenti.
In realtà esultano per contributi economici che la Regione elargisce per abbassare le rette ai nidi (ultimi 6 mesi di un mandato di 5 anni) e non professano verbo a tutela delle famiglie distrutte da un presunto sistema malato.
Nessuna parola di vicinanza ai bambini strappati ai genitori .
Nessuna dignità e mi chiedo ma quando la sera diamo la buonanotte ai nostri figli riusciamo ad immaginare che nostro figlio avrebbe potuto essere un figlio nato a Bibbiano? Mi chiedo, si può nella doppia veste di genitore e di amministratore di una città andare a letto con la coscienza a posto?
Mi chiedo perché solo per appartenenza politica può una madre far finta che basti una retta al nido ridotta per avere la coscienza a posto?
Mi chiedo se #Bibbiano fosse accaduto a #Coriano o a #Riccione o a#Canicattì non avrebbero chiamato il Burioni di turno per insultare il sindaco della città?
Ne avrei tante di domande ma non ne aggiungo, conosco perfettamente le risposte.
Chi non grida vergogna si rende complice di un sistema che solo ad immaginarlo toglie ogni umanità.
A nulla valgone le battaglie per i diritti civili, per le quote rosa e per la vocale finale da apporre al termine "sindaco " il medioevo è questo assenso verso una vicenda dove ci dovremmo unire tutti a fianco dei bambini e delle famiglie distrutte.
Oggi non serve pubblicare tagli di nostri continui e autocelebrazioni personali politiche serve prendere le distanze da un orrore imposto ai nostri figli.
Quelle #scarpe #bianche nessuno aveva il diritto di imbrattarle e soprattutto chi con il silenzio continua a farlo.
Domenica Spinelli, sindaco di Coriano