Laura Condemi, il Pm che ha coordinato l’inchiesta sull’autentificazione di alcune opere dell’artista Gino De Dominicis, è una Pippi Calzelunghe mal riuscita. Della celebre ragazzina dalle treccine rosse copia lo spirito pestifero che porta a combinare guai; ha delle regole tutte sue che applica senza nessun timore. Evidentemente passa le sue giornate a inventarsi avventure, raccontando storie fantastiche. Come quella di di additare il professor Vittorio Sgarbi come falsario di De Dominicis. “Pippi, Pippi, Pippi che nome, fa un po’ ridere, ma voi riderete per quello che farò”. Ma qui Pippi Laura Condemi, con la sua fantasia sfrenata, è veramente andata troppo oltre i limiti imposti. Capisco che immagini e sogni, che si spinga nel caos, che affronti la vita con follia e irrazionalità, ma qui l’anticonformismo pestifero ha toccato i paletti lontani della insensatezza. Sicuramente il cavallo a pois neri e la scimmietta Signor Nilson avrebbero perseguito avventure più intelligentemente proficue. Niente, è una Pippi Calzelunghe mal riuscita. Può essere che
abbia messo l’ingegno dentro le scarpe e che queste di conseguenza siano diventate troppo strette. E’ risaputo che per potersi fare le treccine color pel di carota devi avere i piedi che navigano in una taglia di 5 misure più grande. Il Pm ha la forza di una Pippi Calzelunghe decrepita, che deve appendersi a fatti irrazionali per borbottare. Borbotta con la sua fedele amica di gioco, il consulente alla procura Isabella Quattrocchi, che obbediente afferma l’inverosimiglianza delle opere. Non critica, evidentemente obbedisce perché le opere di De Dominicis potrebbe identificarle solo se lo conoscesse sul serio. Altrimenti, se così non fosse, servirebbero veramente i poteri paranormali della ragazzina svedese per distinguere un vero da un falso. E va veramente oltra la follia anche solo vagamente pensare che un critico d’arte della portata del Professor Vittorio Sgarbi possa essere stato complice di un gesto di tale bassezza. Laura Condemi non è idonea, neanche come Pippi Calzelunghe.
Stefania Bozzo