"L'emergenza coronavirus porta il Governo a studiare nuove limitazioni per il Dpcm del 15 ottobre che porterà con sé inevitabilmente una nuova stretta. Il governo è diviso tra chi vorrebbe introdurre da subito restrizioni drastiche - come il ministro della Salute Roberto Speranza - e chi è invece terrorizzato per gli effetti che avrebbero su un'economia già devastata nel 2020 dal primo lockdown. Le attività economiche, e non solo, non possono permettersi un imminente lockdown, sarebbe devastante. Non solo ristoranti, bar e pub, ma, secondo indiscrezioni nel nuovo Dpcm in fase progettuale, potrebbero essere inseriti anche negozi e palestre con chiusure anticipate. Un dramma sia per le attività ma anche per chi lavora all’interno delle stesse. Se ci saranno davvero provvedimenti di chiusura sul piano nazionale, metteranno definitivamente in ginocchio l’Italia. Un Paese nel quale la maggioranza dei lavoratori sono occupati nel terziario, proprio il settore più colpito, in particolar modo in tutta la filiera del turismo che ad agosto ha potuto giovarsi di un recupero, ma solo parziale. Di certo vigileremo e ci adopereremo affinché questo non accada per il bene delle attività, delle nostre famiglie e del nostro Paese “.
Luca Campisi Portavoce del Popolo della Famiglia di Riccione