Presidente Santi,
ci perdoni, ma sa quanto i cittadini Riccionesi siano attenti sul TRC. Purtroppo le “fumose dichiarazioni di intenti” che si sentono sull’avvio del servizio, si scontrano con la cruda realtà dei fatti. Crediamo che chi abbia responsabilità pubbliche, abbia il dovere di chiarire ed essere massimamente trasparente su di una problematica così sentita. Visto che Lei parla di “melina” e di questioni di “lana caprina” che Noi solleviamo, sarà sicuramente in grado di risponderci e tranquillizzare nel contempo tutta la cittadinanza. Le poniamo, pertanto, CINQUE DOMANDE, a cui potrà rispondere facilmente con un “Si” o con un “No”.
Prima domanda: Può confermare ai cittadini che il bando con cui è stata affidata a Start Romagna la gestione del Trasporto Pubblico Locale, è scaduto nel 2015, e che AMR abbia programmato un bando europeo, circa ad inizio 2020, per l’affidamento di tutto il Servizio Pubblico Locale, come richiede la normativa vigente?
Seconda domanda: Può confermare che attualmente Start Romagna opera quindi solo in regime di “prorogatio”, ovvero che opera perché ogni anno il Prefetto di Rimini emette un atto d’obbligo per tutelare la continuità del Servizio Pubblico Locale, con il quale Start, dietro pagamento da parte di Agenzia Mobilità Romagna (AMR) di un importo fissato dal Prefetto, continua a fornire per un anno, in regime di continuità, il servizio di Trasporto Pubblico Locale?
Terza domanda: Le risulta che, in regime di prorogatio, quindi con provvedimento temporaneo ed urgente, si debbano disciplinare solo i servizi in continuità, e non anche nuovi servizi? E che pertanto la gestione del TRC, come nuovo servizio, debba essere disciplinata passando per un regolare bando europeo?
Quarta domanda: A Noi risulta che la pista (che non è una strada) su cui correranno i veicoli del TRC è SI pronta e collaudata, ma SOLO per il transito dei mezzi previsti nel progetto ingegneristico e non per altri mezzi; quindi dovranno essere rifatti tutti i calcoli in base alle misure e al carico dei nuovi (e diversi) mezzi che si vogliono utilizzare; si deve ricollaudare l’opera, come strada, per il codice. Ritiene dunque di voler aprire al transito di mezzi che, ad oggi, non sono validati con tutte le autorizzazioni? Chi pagherà in caso di incidente o infortunio? Chi assicurerà l’opera?
Quinta domanda: Le risulta che, a tutt’oggi, secondo le normative esistenti, gli autobus che volete utilizzare per percorrere la linea del TRC, non sono abilitati a farlo, e dovrebbero correre sulla attigua strada pubblica, nel traffico cittadino?
Alcuni aspetti, come vede, debbono essere chiariti, e chi meglio di Lei, come Presidente della Provincia, potrà rispondere ai Suoi cittadini? La attendiamo.
Cordiali Saluti.
NOI Riccionesi, Lista Civica Renata Tosi