E’ chiaro come ormai lo smartphone abbia stravolto la nostra vita sia familiare che sociale. Potrebbe però anche provocare mutamenti fisici nel nostro corpo. C’è un primo riscontro molto interessante che deriva da uno studio australiano. I più giovani, soprattutto, sempre piegati sul telefonino svilupperebbero, come prima prova di adattamento scheletrico alla penetrazione della tecnologia nell’uso quotidiano, una sorta di protuberanza alla base del cranio come dimostrano le metodiche di imaging. Degli speroni ossei proprio causati dal costante inclinamento della testa in avanti per monitorare le notifiche e le chat sullo schermo. Scientificamente viene definita protuberanza occipitale esterna e si trova appena sopra il collo. Nello studio che ha coinvolto persone di ogni età si è visto che i ricercatori hanno notato che lo sperone è molto più presente appunto nei giovani nello specifico in circa il 25 % dei ragazzi tra i 18 e i 30 anni. L’esplosione di questo fenomeno sarebbe proprio dovuto alla postura che i dispositivi digitali ci fanno assumere con il collo alzato e la testa in avanti.
dott. Alessandro Bovicelli