"Premessa doverosa, è far presente che il movimento 5 stelle non ha alcuna intenzione di attaccare alcuna delle categorie che operano sulla spiaggia, anzi comprendiamo le difficoltà a cui vanno incontro soprattutto coloro che hanno investito in questi ultimi anni sulle loro strutture e sui loro stabilimenti, scatta a novembre il blocco della cessione per le licenze sulle attività di spiaggia(qualche comune pare abbia già anticipato), una sorta di tutela in previsione della Bolkestein, di certo anche per evitare possibili atteggiamenti sorretti di chi tenta il colpo di coda in previsione della fatidica data di dicembre 2023, data in cui si arriva alla cessione definitiva delle licenze sul demanio pubblico, per farla breve, la prossima sarà l’ultima stagione quindi se qualcuno vi offre una spiaggia a basso costo fate bene ma MOLTO BENE i conti!
Non si faccia certezza di guadagno se qualcuno vi offre un attività sul demanio, e non fate affidamento sulla distinzione tra demanio statale demanio e demanio comunale, la sorte che li attende è comune, a dirlo non siamo noi ovviamente, ma 2 sentenze che coinvolgono per altro proprio la nostra regione, il consiglio di stato e il Tar affermano che non vi può essere differenza tra demanio statale e comunale nella prossima gestione dei bandi (come confermato anche dal dirigente comunale), oltre al fatto che a seguito della realizzazione del lungomare alcune attività, scavallano da un confine all’altro.
La scorsa settimana il sindaco ha avanzato un ipotesi di proroga, per carità, non mettiamo in dubbio la sua buona fede e la sua volontà, però… va detto all’atto dei fatti il sindaco si lancia in una banalità passata per atto di forza e coraggio, andiamo a spiegare: la comunità europea, ha dichiarato tassativamente che non possono essere concesse proroghe ulteriori pena ovviamente sanzioni miliardarie che andranno inserite nel bilancio dello stato, però siccome da tradizione nazionale ci siamo puntualmente attardati sul tema(anche il governo draghi non ha spezzato questa tradizione), tal governo inserisce nella legiferazione in merito un “articolo 3” che sancisce che qualora un comune non sia in grado di presentare dei bandi nei tempi previsti si valuterà lo slittamento di un anno del suddetto bando. Modalità però ancora incerte, che pongono un pesante punto di domanda e che sconsigliano al momento un “rallentamento volontario” dei bandi.
In verità è ipotizzabile un ritardo della scadenza datata 01/01/2024, a livello nazionale una riforma così complessa richiede tempo, le concessioni sono migliaia con caratteristiche eterogenee e rendono concreto il rischio cha alla data del 31/12/23 non vi sia ancora una modalità di gara certa per non parlare di un eventuale alto numero di ricorsi e contenziosi che verranno presentati con relativo rallentamento delle attribuzioni definitive sulle nuove concessioni, aprendo in questo secondo caso ad uno scenario ancor peggiore in quanto è possibile che svariati tratti del nostro arenile possano rimanere senza gestione e relativo servizio con grave danno per il nostro turismo, ecco il perché della possibile proroga sull’offerta turistica.
Detto questo nulla è certo, ci siamo sentiti in dovere di fare questa riflessione per il fatto poiché nelle ultime settimane ci sono state poste diverse domande da diverse persone, passata la terza abbiamo sentito il dovere di questa premessa, se vi viene offerta una spiaggia o un chiosco, per carità fate le vostre valutazioni, ma non sbilanciatevi sull’opzione demanio comunale che non prevede nessuna salvaguardia, o sull’opzione stagione 2024, perché non ha garanzie".
Bellaria Igea Marina 5 Stelle