Il mostro. “Eccolo là il più brutto, il più immondo, il più maligno. La Noia!” (“I fiori del male”, Baudelaire). E deve essere stato per forza quel mostro a muovere Valeria Montanari, assessore ai lavori pubblici in quota Pd a Reggio Emilia. Perché quando arriva il brutto, l’immondo, e il maligno cominci a scrivere epigrafi che capisci solo tu. “I Bulli e le Bulle che fanno i “grossi” con i più deboli non li ho mai sopportati. Un modo sordido per nascondere che fuori dai loro metodi arroganti e violenti, non ce la possono fare”. Che poi quando vai liscio di puro cazzeggio le virgole e le maiuscole le metti anche un poco a caso. Così, in scioltezza. A quel punto l’assessore, dopo forse aver disegnato stizzita qualcosa di “grosso”, deve aver vagliato tutti i Bulli e le Bulle in circolazione. Scelta, la Bulla, Giorgia Meloni. Oltre che rovesciare la foto, ormai che c’era, poteva photoshoppare sopra al suo faccione rivolto qualcosa di “grosso”, giusto per raggiungere anche pubblicamente il massimo della scioltezza.
In realtà sabato è stato molto sciolto anche Catello Buonocore, l’uomo che a fronte di duemila euro si è lanciato sul mare di Napoli con il suo scooter in quanto sfidato dall’amico Mario Balotelli. E deve essere stato per forza quel mostro a muovere il calciatore. Perché quando arriva il più brutto, il più immondo, il più maligno cominci a fare scommesse che capisci solo tu. Che poi quando vai liscio di puro cazzeggio e vedi il mare, il tuo amico, lo scooter saresti disposto anche a pagare pur di vederli uno sopra l’altro. Certo, vaglielo a spiegare alla Polizia Municipale di Napoli (e anche a Salvini) che la colpa è tutta del mostro. Il calciatore è stato sicuramente identificato come il classico Bullo che ha bisogno di fare qualcosa di “grosso”. Scelto, il Bullo, Mario Balotelli. Adesso manca solo che la Montanari lo rovesci. (P.S. Bulli/o e Bulle/a sono volutamente in maiuscolo, alla Montanari, in scioltezza).
Stefania Bozzo