"Sindaco ci spiace, ma non intendiamo prestare più il fianco ai suoi tentativi di buttarla, come si suol dire, in bagarre. Nell'ultimo comunicato, che aveva l'obiettivo dichiarato di spostare l'attenzione su futili questioni, cita genericamente – più per questioni di scena che di sostanza – una legge che lei per prima dimostra di non conoscere. La legge regionale (non nazionale, badi bene) 23 del 2004 non parla affatto di generica "sospensione dell'attività", come da voi imposto con l'ordinanza del 5/4/2019, ma all'articolo 4 (comma 1) è chiarito espressamente che in seguito all'inosservanza delle norme edilizie venga ordinata la sola "sospensione delle attività edilizie” nei 15 giorni successivi all'accertamento. Tra l'altro, se proprio vogliamo buttarla sul piano dei tecnicismi, non viene nemmeno indicato - come prevederebbe l'art.2 della 241/90 – un termine preciso entro il quale far scattare il provvedimento di chiusura bensì un laconico "entro 45 giorni". Ci chiediamo poi quali sarebbero i gravi motivi di sicurezza e incolumità pubblica citatati nella vostra ordinanza dal momento che parliamo di un'azienda considerata un'eccellenza del suo settore, con certificazione ISO 9000, ISO 12000 e ISO 14000. E se le motivazioni erano ritenute cosi gravi ci chiediamo anche perché intervenire solo a distanza di un anno dai primi sopralluoghi.
Dovrebbe poi comprendere che non si tratta, come vorrebbe far passare, di un inutile braccio di ferro tra lei e il gruppo consiliare di "Insieme per Coriano". Non è questione di "preparazione tecnica", ma di punti vista e la nostra attenzione è sempre stata rivolta soltanto all'interesse dei cittadini, imprenditori preoccupati nel vedere la propria attività chiudere e di conseguenza lavoratori che oggi, per colpa del lassismo della sua amministrazione, rischiano il proprio posto di lavoro. E che in questi mesi, al netto delle solite rituali e sommarie rassicurazioni, sono stati costretti a testare con mano l'arroganza di un governo che non ha mai cercato – sempre nel rispetto delle leggi, intendiamoci – una qualsivoglia mediazione e risoluzione pratica dei problemi, come tra l'altro suggeritole da più parti nelle Istituzioni. Se poi continua ad alludere ad una presunta impreparazione tecnica, dimentica di ricordare che in diverse occasioni, durante le sedute di commissione bilancio, è stato proprio il nostro gruppo a richiedere più volte informazioni sullo stato delle pratiche di condono che da troppi anni giacciono sulle scrivanie dell'ufficio tecnico e sul perché non vi fosse la volontà politica di affrontarle. Purtroppo siamo ancora ben lontani da quell'efficienza che dovrebbe consentire di dare risposte certe ai cittadini, nei tempi che una moderna ed efficiente organizzazione della macchina comunale dovrebbe prevedere. Un'inefficienza che appare anche come la conseguenza diretta ad una fallimentare unificazione dell'ufficio urbanistica con quello dei lavori pubblici, errore che solo un mese fa l'ha costretta a tornare all'assetto iniziale di due responsabili per le due diverse aree".
Gruppo consiliare "Insieme per Coriano"