"Una posizione culturale utilitaristica che riduce la relazione a sfruttamento reciproco in funzione del solo piacere. Eliminata ogni responsabilità nella relazione, nel breve periodo, il ricorso al solo piacere stanca e toglie valore alla relazione stessa e allora va sostituito in continuazione cambiando la fonte del piacere. La relazione è oggi concepita come qualcosa di accidentale, fruibile, facile, non impegna nulla di noi stessi. È un percorso diseducativo che impedisce il formarsi di una relazione d’amore e che fa saltare i presupposti della famiglia.
Una società che non difende la famiglia nella sua funzione sociale ed educativa, é destinata alla disgregazione, perché dominata da una cultura utilitaristica, egoistica dove tutto è svenduto, anche la persona, persino la vita, pur di affermare solo i propri desideri.
Senza una dicotomia o una decapitazione che separi la ragione dal cuore non si spiega la caduta dei