Quante volte sono andate deserte le varie aste per la vendita dell’ecomostro ex questura di via Ugo Bassi? Sorge su un’area di 30 mila metri quadrati. Doveva diventare la cittadella della sicurezza, ma da anni è un’incompiuta. Una ferita nel “cuore” della città, covo di vandali, sbandati e tossicodipendenti che ad ogni temporale si allaga e che il Comune ha sempre dovuto bonificare. Una grande incompiuta, un monumento allo spreco che si trova non nelle regioni del Sud, ma in una delle perle dell’efficiente Emilia Romagna.
La storia in pillole
Il Comune di Rimini, nel lontano 2000, autorizza il progetto della società Dama per realizzare la nuova sede della questura, le funzioni e dimensioni dell’opera furono concordate direttamente dalla società con il Ministero dell’Interni. Conclusi i lavori, fu sottoscritto un preliminare di canone d’affitto annuo di 3 milioni e 300 mila euro che il ministero in seguito ritenne particolarmente esoso. Si aprì un contenzioso tra Comune, società e ministero in cui ognuno accampava le proprie ragioni. Risultato: non viene mai concluso il contratto di affitto e l’opera resta a lungo inutilizzata. Passano gli anni e alla fine la società Dama è costretta a portare i libri in tribunale e quindi va in fallimento.
E oggi?
Conad il 12 maggio si aggiudica, in via provvisoria, per 4,5 milioni di euro l’ex questura, ma - colpo di scena - la società Ariminum Sviluppo Immobiliare s.r.l., deposita presso notaio un rialzo, come previsto dalle norme, che manda a monte l’assegnazione definitiva, tutto da rifare. Il 1° Luglio tutti in tribunale per la riapertura dell’asta e a colpi di rilanci, Ariminum Sviluppo Immobiliare s.r.l. si aggiudica l’immobile per 14,5 milioni di euro, immobile con tutti gli annessi e connessi, in quell’area vi sono alcuni vincoli che dovranno essere tenuti ben in considerazione da parte della nuova proprietà.
Chi è il nuovo proprietario dell’area e dell’immobile?
Ariminum Sviluppo Immobiliare s.r.l. è una società costituita il 18 marzo 2021 con un capitale sociale di 10mila euro, il cui amministratore è Piero Aicardi noto commercialista dell’omonimo studio commercialisti in Bologna, (i quali forniscono alle imprese italiane ed estere servizi di assistenza e consulenza oltre alle attività forensi, studio qualificato e professionale), il socio unico è SER-FIN Partecipazioni S.R.L. capitale sociale 400mila euro, la quale è controllata al 97% da Società Italiana di Revisione e fiduciaria S.I.RE.F. spa, più un socio privato ed il capitale sociale è di 2.600.000,00. La S.I.RE.F. spa è controllata da FIDEURAM – INTESA SANPAOLO PRIVATE BANKING SPA, CAPITALE SOCIALE 2.600MILA EURO la quale è controllata al 100% da BANCA INTESA SANPAOLO. Insomma una controllata dietro l’altra, ma almeno questa volte pare che i denari ci siano, restiamo fiduciosi di vedere cosa succederà entro Novembre 2021.
Novembre 2021 cosa deve accadere?
Entro 120 giorni dall’assegnazione provvisoria, il soggetto aggiudicatario dovrà versare l’intera somma, quindi potrebbe accadere che chi vincerà le elezioni a Rimini, settembre/ottobre, se non darà forti segnali e garanzie all’eventuale motore immobiliare richiesto/ipotizzato dallo studio urbanistico approvato dalla Giunta uscente a febbraio 2021, la società potrebbe non versare la somma offerta, il curatore trattenere il 10% servito per riaprire l’asta, il bene dovrà essere rimesso all’asta e la società iscrivere quella somma nei propri bilanci come costo/passività.
Il destino di quell’area?
L'assessore al Demanio Roberta Frisoni, a febbraio 2021, prima dell’asta che si è tenuta a maggio 2021, in occasione di un’ipotesi di cambio di destinazione ventilata dal curatore fallimentare, dichiarava che: “Gli strumenti urbanistici sono in capo all’amministrazione e allo stato attuale in quell’area non c’è in previsione la realizzazione di alcuna nuova area commerciale. Non è quindi corretto inserire l’ipotesi all’interno dell’avviso. Comprendo le difficoltà della curatela e sicuramente l’area ha bisogno di una riqualificazione ma quanto previsto dal bando ci ha colto assolutamente di sorpresa tanto che abbiamo dato mandato agli uffici di effettuare le opportune verifiche sulla legittimità del bando”, per cui smentiva categoricamente una variante per quell’area.
Però, esiste un però…
Spiace dover contraddire l’assessore Frisoni, ma a febbraio 2021 veniva approvato uno studio urbanistico dalla Giunta uscente, il quale prevede per quell’area un nuovo comparto residenziale/ commerciale oltre alla trasformazione della struttura in uffici, dove troveranno la sede gli uffici comunali attualmente nella sede di via Rosaspina (in affitto) più altre sedi che non verranno più realizzate, come ad esempio quella nell’area della stazione ferroviaria, stravolgendo di fatto la destinazione di quell’area prevista dal lontano 2000. In questo studio urbanistico, trovano posto anche altre varianti che riguardano altre zone della città, come lo stadio etc.
Ulteriori ipotesi?
Altra ipotesi, a parere di altri soggetti della società civile riminese, vorrebbe che tale area resti esclusivamente di interesse pubblico eventualmente ristrutturando l’immobile ed affittarlo al ministero degli Interni per la famosa cittadella della sicurezza, ma che cozza con la dismissione della Caserma Giulio Cesare ed il lavoro fatto fino ad adesso tra Comune e Prefettura.
Certo che chi vincerà le elezioni avrà gli occhi puntati addosso, difficilmente, a detta di molti, la città resterà impassibile di fronte ad un’enorme nuova colata di cemento.
Leonardo Carmine Pistillo