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Opinioni 14:44 | 30/05/2021 - Rimini

Ravaglioli: "Una risorsa lasciata tra degrado e abbandono: il caso Marano"

"Il Marano rappresenta uno dei più grossi buchi lasciati dall’amministrazione uscente ed allo stesso tempo una delle più grandi risorse della città di Rimini in quanto trattasi una delle poche se non l’unica realtà italiana che associa talassoterapia e terme.

Partendo da questo presupposto nell’anno 2003 il Consiglio Comunale di Rimini con l’approvazione di quasi tutte le forze politiche del Programma Città della Colonie identificò in tale area il futuro polmone dello sport, del benessere e della salute, poi ribattezzata cittadella del wellness. Ciò avveniva in un clima politico assolutamente propositivo tanto che fu approvato un emendamento del sottoscritto che introdusse 5.000 mq di superficie edificabile nel lotto di pertinenza della Novarese per servizi a supporto del progetto turistico-industriale. Di fatto si materializzava un complesso unico per potenzialità turistiche, che si estendeva dalla spiaggia privata sino alla ferrovia, passando per il Talassoterapico ed un complesso esistente di 4 piani con vista mare di circa 9.000 mq su un terreno di 40.000 mq attrezzabile per tutto ciò che riguardava lo sport, il benessere la prevenzione e cura della salute.

Dopo circa 20 anni tutto come prima, con il degrado che impera e squalifica uno dei principali accessi della nostra città e persino della vicina Riccione. Da un lato i problemi finanziari di Coop7 di certo non sono attribuibili a chi ha amministrato il Comune, ma dall’altro non si può non vedere l’inerzia di chi ha governato il cui unico atto è stato quello di promuovere un bando disastroso che addirittura conteneva l’opzione suicida di poter acquistare la sola Colonia Novarese (con i 5.000 mq edificabili) lasciando quindi il Talassoterapico sul groppo del Comune con tutte le note problematiche (scadenza concessione, ecc.) ed inoltre affossando definitivamente il progetto della cittadella del wellness.

Non a caso l’unica manifestazione di interesse prevenuta prevede nei 5.000 mq accessori uno spazio per eventi fine a se stesso o al massimo all’attività dell’hotel, traducendo il tutto in una beffa per Rimini ed in particolar modo Rimini per la frazione di Miramare, letteralmente presa in giro dopo tutte le promesse fatte all’epoca.

In tutto questo evito di soffermami sulla gestione del riacquisto di Rimini Terme SPA dove suppongo che il curatore fallimentare di Coop7 ancor oggi possa brindare per il regalo fatto al fallimento dal Comune di Rimini che nel 2018 è rientrato in possesso elargendo 8 mln di euro (4,5 in danaro + 3,5 di accollo debito) e cioè quasi la stessa cifra (9,5 mln) alla quale il Comune aveva venduto a Coop7 ai tempi della bolla immobiliare e con un concessione demaniale del Talassoterapico di durata residua pari a circa il doppio!

Scindere la Novarese dal Talassoterapico produrrà danni incalcolabili in termini di interesse pubblico e quindi visto che è in ballo una delle poche opportunità rimaste per Rimini sud ritengo che la prossima amministrazione comunale dovrà segnare un cambio di rotta e riprendere in mano subito il progetto di sviluppo incentrato esclusivamente sul format della salute e del benessere".

Alessandro Ravaglioli