Le modifiche proposte ieri mattina in Commissione Consigliare dall’Amministrazione Comunale di Rimini non possono limitarsi alle “ordinarie” riduzioni della tariffa. Di fronte ad una situazione straordinaria mai vista in Italia, neanche durante la guerra, con la chiusura per due mesi delle attività economiche imposta dalle Ordinanze del Presidente del Consiglio, del Presidente della Regione, e del Sindaco, causa l’emergenza sanitaria, servono misure straordinarie per consentire la sopravvivenza e ripresa delle attività. Alla luce di questo “stato di necessità”, ho presentato ieri un emendamento aggiuntivo al Regolamento della Tassa Rifiuti con l’inserimento del nuovo Art. 19 Bis “Riduzione tariffaria per emergenza straordinaria” che testualmente prevede: ”Riduzione del 100% della Tariffa per il periodo di mancato svolgimento delle attività economiche ordinato dalle Autorità Istituzionali per ragioni di emergenza straordinaria sanitaria o altro. La suddetta riduzione avviene a richiesta dell’interessato e decorre nell’anno in corso dall’inizio della cessazione ordinata dell’attività”.
E’ inconcepibile che le imprese debbano pagare la Tassa Rifiuti per il periodo di cessazione ordinata della attività e della conseguente inesistente produzione del rifiuto. Ricordo che la Tariffa viene applicata nel rispetto del principio “chi inquina paga” ed è commisurata alle quantità di rifiuti prodotti per unità di superficie, in relazione agli usi e alla tipologia delle attività svolte nonché al costo dei servizi sui rifiuti. Sottolineo che alla chiusura temporanea delle attività economiche corrisponde la mancata produzione del rifiuto, l’interruzione del servizio di conferimento e smaltimento del rifiuto, la diminuzione dei costi di gestione. Sulla base di queste ragioni la Tassa sui rifiuti per il periodo di chiusura delle attività non dovrebbe essere sostenuta. Ritengo improprio, che il Gestore, Hera, richieda il pagamento per un servizio non espletato. Anche il colosso che si occupa della gestione dei rifiuti, deve “fare i conti” con l’attuale situazione di drammatica emergenza sanitaria ed economica che sta interessando le attività economiche .
Gioenzo Renzi