In anni ormai lontani Silvano Cardellini, ombroso come un cavallo di razza, penna acuta, ironico e difficile, stilava la classifica dei politici riminesi o presunti tali. Non era il voto che contava. Anzi, certe bocciature facevano solo bene. L’importante era essere nel piombo del figlio più illustre dell’alta Valconca. Credo che oggi anche per Silvano sarebbe durissima. Viviamo tempi grami e soprattutto manca l’intelligenza, la visione, l’orizzonte senza pale, il sogno, l’utopia. Non vedo un novello Gnassi, l’Erasmo da Rimini. Dopo Gnassi saran “cassi”, l’ho scritto più di una volta e lo ripeto anche alla luce delle ultime dichiarazioni di chi si è tirato fuori dall’agone politico. Li conto sulle dita di una mano coloro che possono essere liberi di sognare, e di non cercare nella politica una gratificazione economica. La politica, quella attuale, ha bisogno di capre e non di purosangue. Per questo anno orribile, la chiudo qui.
Rurali sempre
Enrico Santini